Simone Ficicchia: il giovane attivista di Ultima Generazione a processo per le azioni di disobbedienza civile

Cosa è successo all’attivista autore di numerose azioni di disobbedienza civile non violenta Simone Ficicchia?
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Francesco Castagna 11 Gennaio 2023

È il 10 gennaio quando l'attivista ventenne di Ultima Generazione, Simone Ficicchia, è stato chiamato a rispondere all'udienza che si è tenuta al Tribunale di Milano. Ficicchia è accusato di una serie di reati di diversa tipologia, ma che riguardano tutti le sue azioni di disobbedienza civile non violenta. Ha una trentina di denunce a suo carico, che riguardano blocchi stradali, interruzione di pubblico servizio, danneggiamento, imbruttimento, resistenza a pubblico ufficiale e violenza privata.

"Sono sereno, sono tranquillo per quello che succederà oggi. È un momento storico sicuramente, anche se oggi non ci sarà una decisione. È un momento storico per l'attivismo in Italia e per chi lotta per il proprio futuro come me, scegliendo la non violenza come metodo e come stile di vita", ha detto ai giornalisti l'attivista. Fuori dal Tribunale di Milano erano presenti diverse sigle dei movimenti ambientalisti, tra cui i Fridays for Future e gli XR in piena solidarietà con uno dei rappresentanti dei movimenti ambientalisti.

La Questura di Pavia aveva chiesto la sorveglianza speciale da codice antimafia, ma il pm di Milano ha ritenuto le misure richieste eccessive e ha chiesto il regime di sorveglianza semplice. In sostanza è stata applicata a un ambientalista una misura che, anche se non nella sua forma più grave, può essere applicata anche solo sulla base di indizi, senza nessuna prova di commissione di illeciti.

"Siamo qui stamattina da tante città, tanti gruppi, tanti cuori, tante menti, tante persone. Solidarietà a Simone", questo è lo slogan che si ripete frequentemente nel corso della manifestazione fuori dal Tribunale di Milano. L'attivista di Ultima Generazione ora potrebbe ricevere un regime di sorveglianza semplice. Ma cosa vuol dire? Il giudice dovrà stabilire entro 30 giorni una serie di prescrizioni nei comportamenti e controlli.

"Ultima Generazione e le altre realtà qui presenti non si fermeranno davanti a questo e ci aspettano dei grandi mesi avanti", ha risposto Simone Ficicchia a chi pensava di fermarlo o di intimidirlo. Anzi, l'attivista è contento di aver portato finalmente in Tribunale la crisi climatica, con la speranza che il suo processo serva a far parlare del cambiamento climatico.

Le misure richieste dai pm sono misure forti, anche in caso di sorveglianza semplice. Prevedono delle limitazioni per azioni di non violenza e, come ha ammesso in un video sui social lo stesso Ficicchia, "non sortiranno nessun effetto perché il solo fatto che siano state fatte solo a uno di noi vuol dire che vogliono provare a vedere cosa succede cercando di intimidire un singolo".