Smart change e circular economy: l’iniziativa green per ridare vita a vecchi smartphone

Sostenibilità ambientale ed economia circolare sono temi sempre più attuali: l’ultima iniziativa di Vodafone, lanciata il 22 novembre scorso, vuole dare nuova vita a un vecchio smartphone inutilizzato.
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Ciaopeople Studios 1 Dicembre 2021

Salvaguardia dell’ambiente e sostenibilità grazie alla circular economy. È questo uno degli obiettivi di Vodafone che ha lanciato il passaggio verso un mondo più green, che oggi è sempre più necessario; un progetto che mira a dare nuova vita ai vecchi smartphone. Dal 22 novembre e per le successive tre settimane, Vodafone ha lanciato un innovativo progetto di economia circolare: se il dispositivo usato ha un valore residuo, viene offerto uno sconto sull’acquisto contestuale di un nuovo smartphone nell’ambito dell’iniziativa Smart Change; se invece il device – pur funzionante – non ha un valore residuo, è possibile donarlo, avviando così i componenti al ricondizionamento (integrale o di eventuali parti) a opera dei detenuti del Carcere di Bollate, nell’ambito di un progetto volto al reinserimento nel mondo del lavoro dei detenuti.

In questo modo, Vodafone accompagna i propri clienti a far scelte più consapevoli nel rispetto dell’ambiente, chiarendo, attraverso il suo esempio, il concetto che i dispositivi non devono essere gettati prima della fine del loro ciclo vitale, ma possono essere ricondizionati e riutilizzati. Recentemente l’azienda – unica tlc in Italia e in consorzio insieme a quattro dei principali operatori di rete europei – ha lanciato Eco Rating, un nuovo sistema di valutazione ecologica che aiuta i consumatori a identificare e confrontare i telefoni cellulari più sostenibili. Uno strumento utile che permette ai consumatori di fare scelte etiche e rispettose dell’ambiente.

Secondo il Global E-waste Monitor 2020, il report pubblicato ogni anno dalle Nazioni Unite, sarebbero oltre 50 milioni le tonnellate di rifiuti elettronici prodotte solo nel 2019, con un aumento del 21% in soli cinque anni. L’ennesimo allarme lanciato che ci induce a cambiare tempestivamente le nostre abitudini di consumo dei prodotti elettronici. Al contrario, il rischio è che l’accumulo dei RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) superi i 70 milioni di tonnellate di rifiuti entro il 2030. Per questo motivo i progetti di economia circolare avranno un ruolo sempre maggiore nei prossimi anni, per rendere più sostenibile la quotidianità di tutti (inclusi quelli che riguardano i nostri smartphone, che spesso contengono materiali nocivi sia per la salute umana che per la Terra).

Rigenerare uno strumento tech significa trasversalmente prendersi cura del Pianeta. A testimonianza del suo impegno nell’economia circolare, nel 2021 Vodafone ha inoltre aderito alla Circular Electronics Partnership, che riunisce i leader di tutta la catena per promuovere soluzioni di circolarità per i prodotti elettronici. Vodafone Italia già da novembre 2020 alimenta la sua rete al 100% con fonti rinnovabili. Il prossimo target è ancora più chiaro: net zero entro il 2040 volto all’eliminazione delle emissioni di carbonio, che dimostra un impegno in termini di responsabilità e leadership ambientale.

Ma ancor più importante: Vodafone è prima tra le aziende di telecomunicazioni in Italia ad aver anticipato al 2025 gli obiettivi di zero emissioni proprie di gas a effetto serra. In questo modo, si è posizionata in cima ad un modello virtuoso – non a caso è stata riconosciuta prima nella categoria telecomunicazioni nella classifica “Green Star 2021” delle aziende più sostenibili in Italia secondo l’istituto tedesco ITQF. Nel mondo che verrà, abbiamo sempre più bisogno di aziende che facciano coincidere la crescita del proprio business con i concetti di salvaguardia e sostenibilità ambientale.