SodaStream scende in campo contro la plastica monouso: via 67 miliardi di bottiglie entro il 2025

In occasione della giornata della Terra, l’azienda israeliana ha annunciato un ambizioso piano che prevede l’abbandono delle bottiglie di plastica contenenti i preparati per produrre bevande in casa. Al loro posto arrivano contenitori in metallo riciclabili al 100%.
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Federico Turrisi 3 Maggio 2020

Rivoluzione in casa SodaStream. Il problema dell'inquinamento marino legato a uno scorretto smaltimento dei rifiuti plastici (il cosiddetto marine litter) è ormai sotto gli occhi di tutti. Anche l'azienda israeliana di acqua e di bibite gassate, che attualmente fa parte del gruppo PepsiCo, ha dunque deciso di dare il suo contributo per cercare quanto meno di ridurre il potenziale impatto sull'ambiente dei suoi prodotti.

Come? Rinunciando ai contenitori di plastica per i suoi concentrati che servono a produrre le bevande in casa. Al loro posto verranno impiegate solo bottiglie in metallo, completamente riciclabili. Con questa mossa i vertici della società prevedono di risparmiare sulla produzione di oltre 200 milioni di imballaggi di plastica monouso nei prossimi 5 anni.

Ma l'obiettivo è ancora più ambizioso ed è quello di eliminare 67 miliardi di bottiglie di plastica monouso entro il 2025 in tutto il mondo attraverso la diffusione degli strumenti per creare acqua frizzante e bibite gassate in casa. L'annuncio è stato reso pubblico non a caso il 22 aprile, giornata della Terra. Allo stesso tempo SodaStream ha diffuso un video in cui ribadisce il suo impegno ecologista e sottolinea l'importanza di prendersi cura del pianeta, l'unica nostra casa a disposizione. Secondo le stime effettuate dall'azienda israeliana, nel solo 2019 SodaStream avrebbe contribuito ad evitare l’utilizzo di 5 miliardi di bottiglie di plastica monouso.