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Solstizio d’estate 2023: a che ora cade il 21 giugno e cosa succede nel giorno più lungo dell’anno

Il solstizio d’estate 2023 cade il 21 giugno alle ore 16.57. Si tratta dell’evento astronomico che segna l’inizio della stagione estiva nell’emisfero boreale e coincide con il giorno più lungo dell’anno. Scopriamo la durata delle ore di luce in questa giornata e il significato di un appuntamento che può anche cambiare data a seconda degli anni.
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Simona Cardillo 20 Giugno 2023

Il solstizio d'estate è il giorno che ogni anno segna la fine della primavera e dà il via alla bella stagione a livello astronomico nell'emisfero boreale. Il solstizio d'estate 2023 cade il 21 giugno alle ore 16:57. Intanto dall'altra parte del mondo, nell'emisfero australe, accade l'esatto contrario e questo è il momento in cui comincia l'inverno.

Il solstizio d'estate è anche il giorno più lungo dell'anno, dato che la durata delle ore di luce è maggiore rispetto ad ogni altra giornata dell'anno e, a partire dal giorno successivo inizia a diminuire gradualmente. La data di questo fenomeno astronomico è solitamente compresa tra il 20 e il 21 giugno ma non è fissa e può cambiare a seconda degli anni.

Ma perché accade tutto questo? Vediamo cosa succede esattamente al Sole e alla Terra durante il solstizio d'estate, e capiamo meglio il significato attribuito a questa giornata.

Quando cade il solstizio d'estate?

Il solstizio d'estate è un evento astronomico che si verifica in un momento preciso, il cui orario cambia ogni anno. Di solito, il primo giorno d'estate è il 21 giugno, la data in cui il solstizio è caduto sia nel 2021 che nel 2022 e come accadrà anche in questo 2023, ma che qualche volta può cambiare.

Se ti interessa, qui sotto trovi le date del solstizio d'estate nei prossimi anni:

  • 21 giugno 2023 alle 16.57
  • 20 giugno 2024 alle 22.51
  • 21 giugno 2025 alle 4.42
  • 21 giugno 2026 alle 10.25
  • 21 giugno 2027 alle 16.11
  • 20 giugno 2028 alle 22.02
  • 21 giugno 2029 alle 03.48
  • 21 giugno 2030 alle 9.31

Cos'è il solstizio d'estate

Il solstizio d'estate è il giorno più lungo dell'anno e quello in cui comincia la stagione estiva nell'emisfero boreale.

In realtà, però, questo appuntamento coincide con un evento astronomico specifico, che avviene ad un'ora precisa: l'inclinazione della Terra rispetto all'eclittica (pari a 23°27′), ovvero il piano dell'orbita seguita dal nostro pianeta durante il moto di rivoluzione, fa sì che il Sole, una volta raggiunta l'altezza massima sull'orizzonte, possa irradiare l'emisfero boreale con i suoi raggi per un maggior numero di ore, ed è per questo motivo che il dì raggiunge la sua durata massima.

Cosa succede e il significato

Il significato di solstizio deriva dalla parola latina solstitium, composta da "sol", riferito al Sole, e "sistere", che vuol dire fermarsi.

Significa che durante il solstizio d'estate il Sole si arresta e smette di alzarsi rispetto all'equatore, proprio perché raggiunge l'altezza massima, dopo la quale comincerà a scendere: questo fenomeno è dovuto all'inclinazione dell'asse di rotazione terrestre rispetto all'eclittica, ovvero il piano dell'orbita percorsa dalla Terra intorno al Sole stesso durante il moto di rivoluzione.

È per questo che il solstizio d'estate è anche il giorno più lungo dell'anno: in Italia, ad esempio, il dì dura circa 15 ore e 14 minuti, e dal giorno successivo le ore di luce cominciano a diminuire, fino a raggiungere la loro durata minima in occasione del solstizio d'inverno (il giorno più corto dell'anno), durante il quale il Sole si ferma dopo aver raggiunto il punto più basso e quindi l'altezza minima possibile sull'orizzonte a mezzogiorno.

In occasione dei due solstizi di giugno e di dicembre, infatti, la declinazione del Sole è massima o minima, proprio a seconda dell'angolo di inclinazione della Terra (sempre compreso tra 22°06′ e 24°30), che può rispettivamente rivolgere verso la stella l'emisfero settentrionale o meridionale. Sarà la "faccia" del nostro pianeta esposta al Sole con un angolo di inclinazione maggiore a ricevere raggi più intensi e, di conseguenza, ad attraversare il periodo più caldo dell'anno.

Per rendere le cose ancora più semplici, se nell'emisfero boreale, dove si trova anche l'Italia, la stagione estiva inizia il 21 giugno, nell'emisfero australe il solstizio d'estate si verifica invece tra il 21 o 22 dicembre, le stesse date che per noi coincidono con solstizio d'inverno, che dà il via alla stagione più fredda.

Il Sole dietro i megaliti di Stonehenge, uno dei siti più popolari nel quale trascorrere il solstizio d’estate.

Perché cambia la data

La data del solstizio d'estate può cambiare e oscillare tra il 20 e 21 giugno. Questo accade perché ogni anno il solstizio ritarda di 6 ore circa rispetto all'anno precedente, ma si riallinea ogni 4 anni in corrispondenza dell'anno bisestile, pensato proprio per evitare lo sfalsamento tra stagioni e calendario a lungo termine.

In altre parole, a seconda dell'anno il solstizio d'estate può verificarsi il 20 o il 21 giugno, il che significa che non sempre coincide precisamente con l'inizio dell'estate, tradizionalmente fissato sempre per il 21 giugno.

Come si festeggia

Già nell'antichità il solstizio d'estate era un appuntamento attesissimo e quasi venerato, dato che vari popoli si erano già accorti dei cambiamenti regolari che avvenivano durante l'anno, ad esempio la durata del giorno, legati proprio al percorso del Sole in cielo.

Per chi viveva nell'emisfero boreale, poi, questo evento astronomico assumeva un significato simbolico ed era considerato un vero e proprio ritorno alla vita, dopo la fine dell'inverno, che veniva accolto con banchetti e grandi celebrazioni.

Proprio alla storia si lega anche il valore attribuito al sito di Stonehenge, in Inghilterra, dove ancora oggi migliaia di persone si ritrovano tra il 20 e il 21 giugno, per celebrare l'inizio dell'estate in un posto suggestivo e meraviglioso. Il motivo, però, non è solo questo: la struttura composta da tre monoliti disposti a formare una sorta di porta, chiamata Heel Stone, viene puntualmente attraversata dai raggi del Sole in occasione del solstizio d'estate, regalando una specie di messaggio che in passato permetteva di individuare il momento che segnava il passaggio alla stagione più calda. Non è un caso, infatti, che da tempo esiste il sospetto che Stonhenge servisse tra le altre cose proprio da osservatorio astronomico.

(Scritto da Alessandro Bai il 17 giugno 2021
Modificato da Simona Cardillo il 19 giugno 2023)