
Il commercio illegale degli animali è purtroppo un problema presente in tutto il mondo, ma c'è un esemplare come la tigre che sta incontrando non poche difficoltà. Secondo un'indagine svolta da Four Paws (organizzazione globale per il benessere degli animali) sono state censite 913 tigri in cattività. La ricerca analizza i dati comunicati tra ottobre e giugno 2019 e coinvolge 28 Stati dell'Unione Europea. I numeri, però, potrebbero essere molto più alti visto che alcuni Stati non detengono un registro che certifica il numero delle tigri presenti nel loro territorio.
Non registrare l'animale (nascita dell'esemplare e decesso) favorisce il commercio illegale e non permette di rintracciare i movimenti delle tigri in Europa. Purtroppo non è dato sapere il numero preciso di tigri che sono prigioniere, visto che le autorità competenti non conoscono le cifre esatte.
Attualmente, infatti, soltanto 17 Paesi su 36 hanno condiviso il numero di tigri presenti negli zoo, nelle case private, nei circhi e nei santuari. Soltanto in Italia si stimano 400 tigri (non ci sono numeri certi visto che non li ha comunicati), ma il numero in tutta Europa potrebbe essere più alto.
A questo proposito la Lav, Lega anti vivisezione, ha postato un video commentando il traffico illegale di questa specie: "L'utilizzo di tigri, così come quello degli altri numerosi animali selvatici ed esotici commerciati o trafficati, rappresenta un vero e proprio rischio sanitario per tutti gli abitanti umani e non europei e del pianeta. Lo stiamo vivendo adesso con il Covid-19 e lo vivremo altre volte in futuro, se l'umanità intera non attua un vero e proprio cambio di prospettiva".