
La Sfattoria degli Ultimi ha vinto. Il Tar del Lazio, con la sentenza depositata oggi, ha ufficialmente accolto il ricorso e annullato quindi l'ordine di abbattimento dei suini e dei cinghiali ospitati nella struttura. Come forse ricorderai, era stata l'Asl di Roma 1 a decidere per l'uccisione dei circa 140 animali in ottica di controllo e prevenzione della diffusione della peste suina africana. Ma come hanno sempre sostenuto i volontari che se ne occupano, si trattava di esemplari sani e dunque non si capiva come mai fosse necessario sopprimerli.
Cittadini e associazioni animaliste avevano protestato sin da subito e per ben due giorni hanno manifestato in difesa dei suini davanti alla sede del Tar, la cui sentenza era attesa in verità già da giovedì scorso. Una bella notizia che si è fatta attendere, dunque.
Nel documento si legge che l'ordine di abbattimento di maiali e chinghiali è stato ritenuto illegittimo, in quanto la Asl avrebbe dovuto valutare prima la possibilità di riconoscere alla struttura una delega, giustificata dal fatto che la Sfattoria è destinata a "rifugio per animali in difficoltà" e considerato anche il possibile "elevato valore culturale o educativo". Il Tar aggiunge poi che anche il parere del Ministero della Salute, arrivato in seguito all'ordine di abbattimento, "non è supportato da un'adeguata istruttoria e non è correttamente motivato".