A volte ritornano. Ma stavolta spontaneamente, e non per un lodevole sforzo umano. Le lontre sono tornate a popolare il fiume Mera e le sue sponde, eleggendo nuovamente la Lombardia come possibile habitat, dopo che l'avevano abbandonata da quasi quarant'anni.

Cosa sono le lontre

Le lontre sono una specie protetta di mustelidi dalla pelliccia bruno-grigia e con abitudini anfibie; questo significa che sono abituate a vivere a cavallo tra l'acqua e la terra (resistendo sott'acqua fino a otto minuti) e che il loro habitat naturale sono le sponde dei fiumi.

Sono diffuse essenzialmente in tutto il mondo (tranne in Australia e in poche altre zone) e colonizzano i corsi d'acqua nei più svariati ecosistemi, stando sempre a 500 metri al massimo dalle sponde.

I nuovi avvistamenti

Il ritorno delle lontre sulle sponde del fiume Mera è stato riscontrato e registrato dal progetto Geriko Mera (Gestione Risorse Idriche ed ambienti acquatici in comune – il bacino del fiume Mera), il cui scopo è la tutela dei bacini idrici a cavallo tra l'Italia e la Svizzera. Questi mustelidi non si avvistavano dagli anni Ottanta circa.

A inizio gennaio i ricercatori hanno identificato le lontre dopo aver ritrovato le loro feci sul fiume e nelle settimane successive hanno confermato la presenza di questo mammifero che da anni non sostava su queste sponde e che probabilmente arriva dalla Svizzera, attraverso la valle dell'Inn e lungo il fiume Mera, che scorre per 50 chilometri tra i due Paesi.

Perché è un'ottima notizia

Scoprire che il fiume Mera ospiti nuovamente le lontre non è una notizia che riguarda solo la diffusione di questa specie animale, ma che parla anche e soprattutto del benessere dell'ambiente in questione. L'habitat del fiume Mera, infatti, per ospitare le lontre deve rispondere naturalmente ad alcuni requisiti di adeguatezza ed ecologia, e il fatto che gli animali abbiano scelto spontaneamente di tornare conferma la qualità dell'ambiente fluviale.

In Svizzera, nella valle dell'Inn, le lontre sono diffusissime. Probabilmente hanno deciso di spostarsi più in basso, verso la Lombardia, per cercare cibo e riparo. Essendo molto stanziali, tendono infatti a sostare a lungo nelle zone prescelte. La speranza è quindi che restino sulle sponde del fiume Mera, contribuendo al benessere dell'ecosistema.