Spesa di stagione: ecco perché ti conviene farla “al momento giusto”

È più economico, ha un minor impatto ambientale ed è decisamente meglio per la tua salute. Fare la spesa, rispettando la stagionalità dei prodotti, ha solo aspetti positivi.
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Gaia Cortese 25 Maggio 2020

Te lo hanno ripetuto un'infinità di volte: una sana e corretta alimentazione prevede almeno 5 porzioni di frutta e verdure al giorno. Forse hai anche imparato a mangiarne un po' di tutte le varietà, prendendo in considerazione anche i colori: via libera a melanzane, uva nera, prugne, mirtilli, more e lamponi perché sono alimenti di colore blu o viola ricchi di antocianine, potassio e magnesio; asparagi, insalata, cetrioli, carciofi, kiwi e broccoli perché gli alimenti di colore verde contengono acido folico, magnesio, vitamina C e betacarotene; agrumi, zucca, mais, pesche e albicocche di colore giallo perché sono ricchi di flavonoidi, vitamina C, potassio e betacarotene; angurie, arance rosse, bietole, fragole e ciliegie di colore rosso perché contengono licopene e antocianine, mentre le cipolle, i finocchi, l’aglio, le mele, le pere e i sedani di colore bianco garantiscono un buon apporto di polifenoli, flavonoidi, composti solforati, potassio, vitamina C, selenio.

Le piante che seguono il loro naturale ciclo di vita hanno una quantità maggiore di nutrienti e principi attivi.

Tuttavia, forse un aspetto su cui non ti sei soffermato abbastanza è la stagionalità di frutta e verdura, il che significa mangiare agrumi in inverno e albicocche e pesche in estate se parliamo di frutta, cavoli e broccoli in inverno, melanzane in estate se parliamo di verdure. Hai questa buona abitudine? Se sì, è un'ottima cosa.

Verdure e frutta coltivate fuori stagione, ossia al di fuori dal loro ciclo naturale, non solo hanno meno sapore, ma anche dal punto di vista nutrizionale scarseggiano: le loro proprietà nutrizionali potrebbero essere “falsate” (non rispettando i ritmi dettati dalla natura) e quindi essere meno utili all’organismo. Considera poi che anche la conservazione di frutta e verdura nel frigo di casa le impoverisce dei loro nutrienti, pertanto la raccomandazione non è solo quella di acquistarle rispettando le stagionalità, ma anche di fare i tuoi acquisti spesso e di consumare i prodotti entro 48 ore.

L'alternarsi delle stagioni ti permette di prendere quello che ti serve, quando più ne hai bisogno.

C'è poi un altro aspetto interessante e un po' curioso da considerare. Hai notato che in inverno, quando hai bisogno di rafforzare le tue difese immunitarie la frutta di stagione è ben rappresentata da arance, mandarini e limoni, che guarda a caso hanno un alto contenuto di vitamina C? La natura ha pensato a tutto. Rispettandola e valorizzandola, anche la nostra salute può averne solo benefici.

Se invece non vuoi rinunciare a un cestino di fragole a metà febbraio, devi anche essere consapevole del costo ambientale che possono avere delle fragole fatte crescere in serra in pieno inverno. La serra deve essere riscaldata e illuminata e ciò richiede molta energia che nella maggiore parte dei casi proviene da combustili fossili. Anche i pesticidi e i fertilizzanti usati per gli alimenti fuori stagione sono per lo più di sintesi, quindi derivati dal petrolio, mentre frutta e verdura di stagione richiedono quantità nettamente inferiori di prodotti chimici per eliminare i parassiti. Come avrai avuto modo di capire, gli alimenti fuori stagione hanno un impatto ambientale notevole; se poi pensi che quando provengono dall’estero, vanno considerati anche i costi dei trasporti dei prodotti, in testa avrai un'idea ancora più chiara.

Consumare frutta e verdura di stagione pesa anche meno sul bilancio famigliare perché è più economico: il nostro cestino di fragole, infatti, ti costerà molto di più a febbraio, quando è fuori stagione, piuttosto che in tarda primavera o estate.