Spiagge invase dalle Velella velella: cosa sono e perché stanno arrivando in massa in Italia

Scopri perché le spiagge italiane sono invase dalle Velella velella, cosa sono questi misteriosi organismi blu e perché si arenano ogni primavera. Tutto sul fenomeno naturale che colora il mare.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Redazione 30 Giugno 2025

Le coste italiane tornano a tingersi di blu con l'arrivo delle Velella velella. Dalla Liguria alla Sardegna, dalla Campania alla Sicilia, migliaia di questi organismi galleggianti si arenano lungo le spiagge, attirando la curiosità dei bagnanti. Ma di cosa si tratta esattamente e perché compaiono proprio in questo periodo?

Cosa sono le Velella velella

Le Velella velella, spesso scambiate per meduse, sono in realtà colonie galleggianti di polipi appartenenti al gruppo degli idrozoi. Ogni colonia è formata da piccoli individui uniti tra loro, simili per struttura ai coralli. Questi organismi si spostano sospinti dalle correnti marine e, in primavera, approdano sulle spiagge italiane in veri e propri bloom, ovvero esplosioni stagionali di popolazione.

Perché le Velella arrivano sulle spiagge

Secondo gli esperti, tra cui il biologo Ferdinando Boero, le Velella risalgono ogni anno dalle profondità marine in primavera, per poi ritornare negli abissi in estate come meduse. Questo ciclo naturale si ripete puntualmente, anche se spesso ci si dimentica della loro presenza fino al successivo avvistamento.

Le colonie possono estendersi per decine di metri sulla superficie marina e, spinte dalle correnti, finiscono arenate lungo i litorali. Il fenomeno è del tutto naturale e non rappresenta un pericolo per l’uomo.

Le Velella sono pericolose?

No, le Velella velella sono innocue per l’uomo. L’unico fastidio che possono causare è legato al cattivo odore prodotto dalla loro decomposizione se lasciate a lungo sulle spiagge. Non provocano irritazioni né punture.

Il monitoraggio ambientale

In Liguria, l’ARPAL (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) monitora regolarmente la presenza delle Velella insieme ad altre specie di plancton gelatinoso. Le rilevazioni avvengono ogni due mesi su transetti marini compresi tra 3 e 12 miglia nautiche dalla costa, nei pressi di Vado Ligure, Genova Voltri, Portofino e Punta Mesco.

I dati raccolti vengono trasmessi al Ministero dell’Ambiente e servono a comprendere meglio l’evoluzione della biodiversità marina e l’impatto dei cambiamenti climatici.

Crescita delle popolazioni di Velella

Il fenomeno potrebbe essere legato anche alla pesca intensiva. La riduzione dei pesci, che competono per le stesse risorse alimentari del plancton gelatinoso, favorisce infatti la proliferazione di organismi come le Velella. Inoltre, il cambiamento climatico contribuisce a prolungare la stagione riproduttiva di molte specie marine.