
Tra gli innumerevoli provvedimenti contenuti del Dl Omnibus, approvato dal Governo lo scorso 7 agosto, trova spazio anche la proroga di tre mesi (dal 30 settembre al 31 dicembre 2023) per i proprietari di villette o case indipendenti.
Sono stati posticipati i termini entro cui bisognerà terminare i lavori o effettuare i relativi bonifici. Ma attenzione, perché la misura non varrà per tutti: nel Decreto Asset e Investimenti infatti, solo chi ha completato almeno il 30% dei lavori (SAL) entro il 30 settembre 2022 potrà usufruirne.
Chi ne rientra può beneficiare della vecchia aliquota originaria del Superbonus, ovvero del 110% di agevolazione fiscale, a una condizione ben precisa: chi accederà al bonus non dovrà avere un reddito superiore a 15.000 euro. A partire dal 1° gennaio 2024, invece, la percentuale di agevolazione fiscale riconosciuta sarà ridotta al 70%.
Prima che la misura venisse approvata dall'esecutivo di Giorgia Meloni, era intervenuta sul tema al Tg2 Federica Brancaccio, Presidente dell'Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili): "Per poter pensare al futuro dei bonus edilizi e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare del Paese bisogna recuperare la fiducia di famiglie e imprese in primis", spiegando che il Superbonus è una misura che ha rappresentato il rilancio dell'economia italiana e che ha bisogno di correttivi quali, per esempio, il chiedere la qualificazione delle imprese.
La proroga dei lavori in corso è arrivata, ora bisognerà aspettare per capire se ce ne saranno ulteriori o se il governo è intenzionato a fermarsi al 2023.