
Il superbonus alla fine si farà a prescindere dalle voci contrarie in maggioranza. Il 5 aprile è stato approvato definitivamente il nuovo decreto del Governo Meloni: via libera al testo con i correttivi al DL 11/2023, che aveva bloccato le cessioni del credito per il superbonus e i bonus edilizi a partire dal 17 febbraio 2023.
La misura fa parte del testo della legge di conversione del decreto Cessioni. Il vecchio provvedimento infatti aveva destato non poche critiche sia tra le opposizioni che nella maggioranza. Dal momento in cui entreranno in vigore queste misure quindi sarà nuovamente possibile osservare se la misura ha effetti positivi sul nostro Paese.
Il decreto ha un tempo massimo di 15 giorni per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale e le misure sono attive dal giorno successivo alla pubblicazione. Attualmente non è ancora stato pubblicato.
Ma cosa cambia? Alla voce "spese sostenute per interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche" e quindi per tutti quelli in possesso di unifamiliari o villette, il termine passa dal 31 marzo 2023 al 30 settembre 2023.
Come si legge nel testo del decreto poi, la nuova percentuale della detrazione nella misura è del 90% "per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023, a condizione che il proprietario adibisca ad abitazione principale l'immobile e che il contribuente abbia un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro".
Cambiano anche le tempistiche per la comunicazione all'Agenzia delle Entrate in merito alla cessione del credito per le spese del 2022, che vengono estese fino al 30 novembre 2023. Per essere in regola quindi bisognerà pagare una multa di 250 euro.
Per chi invece ha deciso di detrarre le spese dei lavori sostenuti nel 2022, sarà possibile dilazionare tale detrazione in 10 anni.
Nel testo è presente anche un'altra novità che riguarda i crediti in eccesso delle banche e delle compagnie assicurative, che potranno essere riconvertiti in BTP, ovvero in Buoni del Tesoro Poliennali.
Per le ONLUS, IACP, sismabonus cratere e altri enti, a determinate condizioni, viene ripristinata la cessione del credito e inserite alcune indicazioni retroattive specifiche per limitare contenziosi futuri (per tutti i lavori iniziati già al 16 febbraio 2023). Inoltre, per chi non fa parte di questi soggetti, il Ministro Giorgetti ha detto di aver firmato un accordo con le Banche, le Poste e le assicurazioni, che dovrebbero ripartire con la cessione del credito da giugno 2023.
Si tratta di un meccanismo fondamentale che serve a riavviare il Superbonus, dal momento non tutti dispongono economicamente delle risorse per un eventuale anticipo dei costi dei lavori.
Il nuovo decreto legge prevede altri due punti fondamentali:
In ultimo, il testo prevede nuove misure legate alla responsabilità di chi acquista i crediti, ovvero verrà fornito l’elenco della documentazione per limitare la responsabilità dei cessionari.
Ma perché questa misura è così importante? Perché il Superbonus è uno strumento utile a eseguire degli interventi di edilizia tramite una serie di meccanismi di agevolazione, detrazioni e rimborsi con il fine di migliorare l'efficienza energetica di costruzioni e infrastrutture.
Questa misura infatti ha dato un nuovo stimolo al settore edile in crisi, cercando di risollevarlo. Sarà possibile utilizzare delle misure del nuovo decreto fino a settembre 2023 e per usufruirne verrà messa a disposizione una piattaforma gestita da Enel X (la società del gruppo Enel "che fornisce prodotti e servizi innovativi al servizio della trasformazione energetica a livello domestico, cittadino e industriale, in un’ottica di sviluppo sostenibile").