
Sembra che in Gran Bretagna abbiano preso sul serio la questione del benessere animale. Proprio su questo tema circa un mese fa la regina Elisabetta in persona aveva annunciato a Westminster (dove ha sede il Parlamento britannico) un ambizioso piano d'azione che segna un'importante novità per i suoi sudditi, inclusi quelli a 4 zampe. Stiamo parlando dell'Animal Welfare Bill. Lo scorso maggio è stato presentato dal governo del Regno Unito un primo disegno di legge che riconosce gli animali vertebrati come esseri senzienti. Sono esclusi i crostacei e i cefalopodi, per cui si pensa a una norma ad hoc (pensa solo alla bollitura delle aragoste vive).
Questa settimana è arrivata la seconda parte dell'Animal Welfare Bill che comprende un pacchetto di nuove misure volte a tutelare maggiormente gli animali, sia domestici sia selvatici, oltre che quelli d'allevamento. Una delle principali novità è il divieto di esportazione di animali vivi destinati al macello o all'ingrasso. Ciò significa poter risparmiare al bestiame viaggi lunghissimi, fonte di stress e sofferenza per gli animali, che si ritrovano costretti in spazi angusti e in alcuni casi trovano perfino la morte.
Le altre aree di intervento su cui si concentra la riforma riguardano: