TAPP Water: il filtro 100% ecologico che riduce la plastica e crea consapevolezza sull’acqua pubblica

È nato in Spagna dall’idea di uno svedese e di un tedesco. Che hanno deciso di dimostrare alle persone che la loro acqua domestica si può bere. Con i giusti strumenti. Per risparmiare soldi, plastica e salute.
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Sara Del Dot 17 Settembre 2019

10 milioni di bottiglie di plastica, l’equivalente di 30 campi da calcio pieni di bottiglie da 1,5 litri. È quanto un semplice filtro per rubinetto può risparmiare al Pianeta. Ed è proprio ciò che ha fatto TAPP Water, l’azienda nata nel 2015 che ha creato proprio un filtro già entrato in migliaia di abitazioni spagnole, permettendo a tantissimi cittadini di ricominciare a bere dal rubinetto di casa invece di acquistare bottiglie di plastica. Di queste, infatti, vengono consumate nel mondo miliardi e miliardi ogni anno, e non riesce a esserne riciclato neanche il 10%. Per questo, la soluzione va trovata alla radice e non a fine vita. Riducendone il numero il più possibile.

TAPP Water nasce da un bisogno, il bisogno di tornare a fidarsi dell’acqua che scorre nella nostra casa, che spesso è perfettamente potabile nonostante abbia un sapore poco convincente. Un bisogno che è stato raccolto da due ragazzi che hanno deciso di dare una svolta, a cominciare dalla Spagna anche se, con la Spagna, non avevano nulla a che fare. Magnus Jern, infatti, è svedese, mentre Alex Schwarz è tedesco. Due amici e soci, con esperienze diverse alle spalle, che quando si sono trasferiti a Barcellona si sono resi conto che, lì, nessuno beveva acqua dal rubinetto. Cosa che, invece, nei loro Paesi d’origine loro avevano sempre fatto. La ragione di questo rifiuto dei cittadini spagnoli era semplice. Un’acqua di casa difficile da bere e dal sapore cattivo. E gran parte della popolazione aggirava il problema bevendo direttamente dalle bottigliette di plastica.

Così, nel 2015 i due amici hanno deciso di realizzare un’idea, un’idea che affonda le radici in una spiccata attenzione all’ambiente, finalizzata a diminuire l’utilizzo e la produzione di plastica e allo stesso tempo a mettere a disposizione dei cittadini spagnoli la loro acqua domestica. Hanno studiato in modo approfondito l’acqua pubblica spagnola, i suoi sistemi di filtraggio, il comportamento dei cittadini per quanto riguarda l’acquisto e il consumo di questa risorsa. E hanno così verificato che la qualità dell’acqua è buona, ma il suo sapore viene compromesso nel corso del passaggio attraverso vecchie tubature domestiche e dai trattamenti di purificazione a base di sostanze come il cloro a cui viene sottoposta.

Alla fine, Magnus e Alex hanno deciso che ciò che stavano cercando era un semplice filtro di rubinetto, che rappresentava la soluzione perfetta sia dal punto di vista economico che pratico. Naturalmente, sarebbe dovuto essere il più possibile ecologico, sia nel funzionamento che nella sua composizione.

TAPP1 è nato nel 2016 ed è stato il primo filtro per rubinetto di TAPP Water, oggi uno dei filtri per acqua più popolari in Europa, il cui successo ne ha permesso un’evoluzione, concretizzatasi in TAPP2, il primo filtro sul mercato con cartucce completamente biodegradabili. Il filtro è realizzato con materiali sostenibili, così da ridurre al minimo l’impatto ambientale. La cartuccia è in biopolimero creato dal mais, e quindi può essere biocompostata non appena si esaurisce il suo ciclo di vita, che dura circa ogni tre mesi. Il blocco di carbone attivo filtrante deriva dai gusci delle noci di cocco e presenta dei pori in grado di trattenere le microparticelle rimuovendo più di 80 contaminanti tra cui piombo, cloro, cloruro, farmaci e microplastiche, e riducendone oltre 30. Non può mancare l’attenzione al packaging, realizzato in cartone riciclabile e compostabile stampato con inchiostro di soia. Tutti i filtri vengono registrati in un’app, che consente di tenere monitorato sia lo stato del filtro sia i tuoi consumi d’acqua domestica, dicendoti approssimativamente quanto hai risparmiato, quante bottiglie di plastica hai evitato al Pianeta e anche quanta CO2.

Quella di TAPP non è soltanto un’impresa aziendale, ma un vero e proprio progetto di consapevolezza sull’uso dell’acqua di informazione a riguardo. A testimoniarlo, il fatto che sul sito è presente anche un contatore che calcola quante bottigliette in plastica si stanno evitando grazie all’uso del filtro. Un modo di offrire anche un ritorno mentale ed emotivo a chi ha scelto la sostenibilità. Per dimostrare che compiere delle scelte concrete aiuta veramente l’ambiente. E non è finita qui. Perché TAPP agisce anche sul territorio.

“In Spagna, soprattutto a Barcellona, organizziamo anche eventi di Beach clean up, recandoci in posti pubblici a disposizione di tutti che pur essendo magari in apparenza puliti nascondono sempre rifiuti.” Ci racconta Silvia Gennaro, responsabile del mercato italiano TAPP Water. L’azienda, infatti, sta approdando anche in altri mercati europei, tra cui quello italiano. “Secondo me queste sono tutte tendenze positive che non possono fermarsi o rallentare, specie in un momento in cui si inizia a parlare di sostenibilità in modo ampio, globale. Non si può tornare indietro, non può essere solo una moda che domani dimenticheremo, perché stiamo parlando del nostro stile di vita. Noi ci offriamo come soluzione concreta, proprio per dimostrare che l’acqua di rubinetto si può bere, ed evitare l’inquinamento da plastica è possibile davvero.”