
Ti sarà capitato almeno una volta: il telefono squilla, vedi un numero sconosciuto e, per curiosità o precauzione, rispondi. Ma appena sollevi la cornetta, non senti nulla. Nessuna voce, solo un leggero rumore di fondo, poi la chiamata si interrompe o resta in silenzio. Questo fenomeno, sempre più comune, è noto come telefonata muta e non sempre è legato a truffe vere e proprie.
Le telefonate mute sono chiamate in cui, dopo aver risposto, non si riceve alcun tipo di comunicazione. Nessuna voce, nessun messaggio registrato, solo silenzio. In alcuni casi, si tratta di errori tecnici o chiamate perse da parte di call center automatici, ma dietro questo fenomeno si nascondono anche meccanismi più complessi.
Il primo pensiero va spesso a una truffa telefonica, ma in molti casi queste telefonate non hanno lo scopo di ingannarti direttamente. Alcuni call center utilizzano sistemi automatici che effettuano numerose chiamate contemporaneamente: se tutti gli operatori sono occupati, la tua chiamata viene messa in attesa o resta muta. In pratica, il sistema ti “tiene in linea” fino a quando un operatore è disponibile. Se nessuno si libera in pochi secondi, la chiamata viene interrotta.
Negli ultimi anni, il fenomeno si è intensificato per via dell’uso massiccio di sistemi predittivi da parte dei call center, che calcolano automaticamente quando effettuare la prossima chiamata per massimizzare il tempo degli operatori. Quando il sistema sbaglia la previsione e non c’è nessuno disponibile, la telefonata resta senza interlocutore.
Oltre ai call center, le telefonate mute possono essere:
In rari casi, tentativi di phishing più sofisticati, dove la prima chiamata serve solo a verificare la disponibilità dell'utente.
Ricevere una telefonata muta può essere fastidioso, ma non sempre rappresenta un pericolo diretto. Spesso si tratta di automatismi legati a sistemi di marketing telefonico. Tuttavia, è sempre bene mantenere alta l’attenzione e adottare semplici precauzioni per proteggere la propria privacy e la propria sicurezza.