Temperature più alte mai registrate: la Terra batte il record dell’ultimo anno

Le temperature globali hanno raggiunto nuovi record storici nel 2024, superando di gran lunga i livelli pre-industriali. L’aumento delle temperature è attribuito principalmente alle emissioni di gas serra causate dalle attività umane. Gli scienziati avvertono che, se le emissioni continueranno ad aumentare, potremmo assistere a conseguenze sempre più gravi per il clima e l’ambiente.
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Vincenzo Borriello 6 Ottobre 2024

Si dice che i record siano fatti per essere battuti e pare proprio che il clima abbia preso sul serio questa questa cosa. Eh sì, perchè il WMO, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale, aveva definito il 3 e 4 luglio come i giorni più caldi della storia. Peccato che esattamente un anno dopo, precisamente il 21 luglio 2024, il servizio meteo dell’Unione Europea Copernicus ha rivelato il nuovo record. In quel giorno la temperatura media sull’intera superficie terrestre è stata di 17,09° C. C’è dell’altro, per tredici mesi consecutivi, fino a luglio scorso sono stati registrati altrettanti record. Vale a dire che il giugno 2024 è stato il giugno più caldo della storia, così come il maggio, l’aprile  e così via.

Sono finite qui le brutte notizie? Neanche per sogno! I dati diffusi da Copernicus ci dicono che da giugno 2023 a maggio 2024, la temperatura media globale è stata la più alta mai registrata. Facendo un confronto con la temperatura media del periodo compreso tra il 1850 e il 1900 con quella tra giugno 2023 e maggio 2024, c'è stato un aumento pari a 1,63°C.

Quali sono le temperature più alte mai registrate sulla terra?

Alla luce di quanto scritto fino ad ora, potrebbe sembrare strano sapere che la Terra si trova in un clima glaciale, lo dicono i geologi. E cosa intendono i geologi per “clima glaciale”? È quando almeno uno dei Poli della Terra è permanentemente coperto di ghiaccio. Secondo Jessica Tierney, paleo-climatologa dell'Università dell’Arizona, probabilmente l’ultimo periodo veramente caldo registrato sul nostro pianeta è stato il primo Eocene, dunque, orientativamente una cinquantina di milioni di anni fa.

Attualmente la temperatura media della Terra è di circa 15°C. Durante il primo Eocene, il termometro toccava i 21° e se foste andati al Polo in quel periodo, non ci avreste trovato il ghiaccio. Nell’Artico c’erano le Palme e gli oceani tropicali arrivavano ad avere una temperatura di 35°.

Andando più indietro nel tempo, 92 milioni di anni fa quando ci fu il “super effetto serra” del Cretaceo, la temperatura della Terra arrivò a 29°. Il pianeta fu caldo per milioni di anni tanto che si svilupparono foreste pluviali vicino al Polo Sud. C’è ancora da aggiungere una ricostruzione preliminare dello Smithsonian Institution secondo la quale durante il passaggio dal Permiano al Triassico (circa 250 milioni di anni fa), il riscaldamento della Terra fu tale che la temperatura media sfiorò il 32° e restò così per milioni di anni.

Qual è stato il giorno più caldo della storia?

Probabilmente la risposta corretta alla domanda “qual è stato il giorno più caldo della storia” sarebbe: quello che verrà. Ciò perché i dati, soprattutto quelli relativi all’ultimo anno, dimostrano che c’è un aumento costante e progressivo delle temperature. Ma volendo attenerci alle ultime rivelazioni, è stato il 21 luglio 2024 il giorno più caldo. Ovviamente questo dato va inteso nell’ambito dell’insieme dati meteorologici di cui disponiamo.

Le conseguenze del caldo record

Prima di parlare delle conseguenze, è opportuno spiegare, o quantomeno ricordare, le cause del caldo record. Come abbiamo visto, ci sono state epoche durante le quali faceva molto più caldo sulla Terra. Epoche dove l’uomo non esisteva e dunque, non inquinava.
C’era però l’effetto serra, un fenomeno naturale che intrappola il calore nell'atmosfera terrestre, mantenendo il pianeta abbastanza caldo per sostenere la vita. Alcuni gas, come il vapore acqueo e l'anidride carbonica, assorbono e riemettono il calore irradiato dalla superficie terrestre.

Questo processo impedisce al calore di disperdersi nello spazio, regolando così la temperatura del pianeta. Tutti i gas descritti provengono da eruzioni vulcaniche con conseguente rilascio di anidride carbonica, e con il metano che risale dai fondali marini.

Da quando gli esseri umani hanno incrementato l'uso dei combustibili fossili rendendolo gradualmente sempre più massiccio, si è creato un aumento della concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera. Questo aumento è senza precedenti negli ultimi milioni di anni e sta provocando un cambiamento climatico globale, simile addirittura a quello che si verificò all'epoca dell'estinzione dei dinosauri.

Molti studi concordano che le temperature record registrate negli ultimi anni non si sarebbero verificate senza l’azione dell’uomo. Gli esperti non azzardano previsioni su quanto potrebbe riscaldarsi la Terra. Come detto da Michael Wehner, ricercatore specializzato in condizioni climatiche estreme del Lawrence Berkeley National Laboratory, “tutto dipende da quanta anidride carbonica emetteremo e per quanto tempo”.

Arrivando quindi alle conseguenze, come molti sanno, l'innalzamento delle temperature comporta una serie di problemi come lo scioglimento dei ghiacciai e il conseguente innalzamento del livello dei mari. Si verificano con maggior frequenza eventi meteorologici estremi, siccità con effetti negativi sull'agricoltura e molto altro. Molti scienziati ritengono che durante questo secolo, sempre più spesso si registreranno picchi di calore che metteranno a dura prova la tolleranza umana. Ed ogni giorno, questi fenomeni, ci interessano sempre più da vicino.