
Un evento eccezionale, che ci lascia tutti a bocca aperta, ma che ci fa anche riflettere sugli effetti del cambiamento climatico. Non capita tutti i giorni infatti di vedere la neve depositarsi sulle dune del deserto del Sahara. Per la quarta volta in 40 anni i fiocchi hanno imbiancato la città algerina di Ain Sefra (conosciuta anche come la "porta del deserto"), che si trova a 1.000 metri di altitudine, a ridosso delle montagne dell'Atlante.
Negli scorsi giorni nella provincia di Naama, nell'ovest dell'Algeria, il termometro è sceso fino a tre gradi centigradi sottozero e una sottile coltre di neve si è mescolata ai granelli di sabbia del deserto, abitutato a temperature ben più elevate. L'ultima volta in cui è stato possibile assistere a una situazione del genere risale al gennaio del 2018, quando, a causa di un'intensa perturbazione, nella regione caddero oltre 30 centimetri di neve.
Sui social sono diventati virali gli scatti del fotografo Karim Bouchetata, che è rimasto incantato di fronte a tale spettacolo. A rompere, però, tutta la magia della nevicata sul Sahara ci ha pensato l'autorità alegerina per la meteorologia e la protezione ambientale, che ha emanato un bollettino in cui avverte la comunità locale dei pericoli derivanti da una prolungata esposizione al freddo.