Diciamo la verità, quanto cibo buttiamo? O perché ci dimentichiamo di averlo in frigorifero, o perché aspettiamo troppo a mangiare la frutta che abbiamo comprato e la ritroviamo mezza ammuffita o, ancora, perché abbiamo troppi avanzi che non riusciamo a finire nemmeno il giorno dopo.
In Europa i rifiuti alimentari generati ogni anno sono oltre 58 milioni di tonnellate (131 kg/abitante) per un valore di mercato stimato in 132 miliardi di euro. Allo stesso modo, circa un terzo di tutto il cibo prodotto per il consumo umano viene perso o sprecato. Se pensi che oltre 37 milioni di persone non possono permettersi un pasto di qualità ogni due giorni, sembra tutto un paradosso.
Ognuno di noi nel suo piccolo può fare qualcosa per limitare i danni e prevenire ulteriori sprechi. E tu, quanto ne sai di conservazione degli alimenti? Fai il test Ohga per scoprirlo! Rispondi a tutte le domande, ricordando che 1 significa "per niente" e 4 significa "moltissimo".
Considerati i dati dello spreco di cibo, partiamo, dalla nostra vita di tutti i giorni e ripensiamo al modo in cui facciamo la spesa e conserviamo gli alimenti. Il frigorifero gioca un ruolo di primo piano perché è lì che riponiamo le "merci reperibili", ovvero i cibi a bassa durata di conservazione e che, quindi, rischiano maggiormente il deperimento, come tutti i latticini, salumi, carni e frutta e verdura fresca.
Il modo in cui riponi gli alimenti in frigo e l'attenzione che riservi alla pulizia e alla gestione del frigo stesso, sono complici dell'indice dello spreco di cibo che avviene in casa. Ad esempio, la temperatura è uno dei fattori principali perché determina la corretta conservazione degli alimenti. Secondo gli standard alimentari di Australia e Nuova Zelanda, gli alimenti potenzialmente pericolosi (quindi pesce e carne crudi, principalmente) devono essere tenuti a meno di 5°C per prevenire l'intossicazione alimentare poiché i batteri possono moltiplicarsi a livelli pericolosi tra 5°C e 60°C.
La temperatura varia anche all'interno del frigorifero stesso, motivo per cui ogni categoria di cibo andrebbe nel ripiano apposito. Ricordati anche di tenere separati i cibi cotti da quelli crudi e conservare incartati carne e pesce crudi per evitare la contaminazione incrociata, cioè il passaggio diretto o indiretto di microbi patogeni da alimenti contaminati ad altri alimenti.
Onde evitare, poi, di "dimenticarti" alcuni prodotti in frigo, sarebbe sempre bene non tenerlo troppo pieno e controllare periodicamente le date di scadenza. Come riporta uno studio della RMIT University, frigoriferi e congelatori troppo profondi che non consentono la visibilità di ciò che viene immagazzinato, possono portare all'"oblio del cibo".
Fonti | Food&Drug Administration; Columbia University; European Commission; RMIT University