Torna a crescere la popolazione di tigri in India: da 1411 esemplari nel 2006, oggi sono più di tremila

A cinquant’anni dall’istituzione del Project Tiger, l’obiettivo di ripopolare il territorio con le tigri è stato raggiunto. Ora servono più riserve dedicate e una maggiore tutela dell’habitat di questo grande felino.
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Gaia Cortese 18 Aprile 2023

Poche settimane fa l’India celebrava la nascita di quattro cuccioli di ghepardo, un felino dichiarato estinto nel Paese da almeno settant’anni. Oggi, invece, la soddisfazione è rivolta a un altro obiettivo raggiunto con successo, ossia quello del ripopolamento delle tigri su tutto il territorio indiano.

Nel 2006, infatti, di tigri ne erano rimaste solo 1.411 esemplari, oggi se ne contano almeno 3.200. A renderlo noto è stato un team di scienziati, ricercatori e guardie forestali che in questi anni hanno monitorato le tigri nei principali parchi nazionali e nelle zone in cui questi felini si concentrano maggiormente, vale a dire le pianure centrali lungo il fiume Gange, l’estuario del Sundarbars e i territori del nordest indiano.

Dal 2006, in India, le tigri sono aumentate del 124,5 per cento.

La buona notizia arriva in concomitanza con l’anniversario dei cinquant’anni di un progetto dedicato a questi animali, il Project Tiger, istituito nel 1973 per salvaguardare la specie della tigre del Bengala. Da quando il progetto è stato avviato le riserve sono aumentate di numero, arrivando a coprire una superficie complessiva di 75,796 km quadrati, circa il 2,3 per cento dell’area dell’India. Una buona percentuale se si considera che l'India ospita quasi il 75 per cento della popolazione mondiale di tigri e l'attuale successo nella conservazione della specie, senza affidarsi a riserve recintate, è considerato un modello di riferimento a cui ispirarsi.

Resta tuttavia ancora una preoccupazione. In India la maggior parte delle tigri sono concentrate all'interno di poche di riserve che si stanno avvicinando velocemente alla loro massima capacità; pertanto, se si vuole andare nella direzione di garantire un'ulteriore crescita del numero di esemplari, sarà necessario lavorare sullo sviluppo di nuove riserve.

Non solo. Occorrerà anche limitare il più possibile le cause che anno portato la popolazione delle tigri a calare drasticamente negli anni passati. Secondo il WWF l'attenzione deve essere rivolta a contenere l'espansione agricola, il fenomeno della deforestazione e la realizzazione di infrastrutture stradali che frammentano l'habitat naturale della tigre, un animale tipicamente solitario che ha bisogno di grandi territori per muoversi e cacciare le sue prede.