Tra antiche miniere, sterrati e mulattiere della Sardegna: il Cammino minerario di Santa Barbara in 30 tappe

Tra i numerosi cammini da fare in autunno, il Cammino minerario di Santa Barbara è un itinerario storico, culturale e religioso che si sviluppa su un anello di 500 km. Suddiviso in 30 tappe, permette di visitare diversi punti di interesse che si incontrano lungo il percorso.
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Gaia Cortese 26 Dicembre 2021

Trovare il tempo per percorrere un cammino in autunno è il modo migliore per dare inizio a questo tipo di esperienza. Se da un lato, infatti, si devono fare i conti con giornate che tendono a diventare sempre più brevi e con condizioni meteorologiche piuttosto variabili, dall’altro non si dovrà avere a che fare con il turismo di massa tipicamente “estivo” e tollerare giornate particolarmente afose.

In Sardegna, nella regione del Sulcis iglesiente guspinese, lungo un anello di circa 500 km si può percorrere il Cammino Minerario di Santa Barbara. in questa parte dell'isola, sono numerose le testimonianze della millenaria epopea mineraria della Sardegna e le chiese intitolate a Santa Barbara, patrona dei minatori.

Il percorso del Cammino è costituito per il 25 per cento da strade lastricate e brevi tratti asfaltati, per il 75 per cento da sentieri, sterrati e mulattiere. Non mancano i dislivelli, dal momento che parte del percorso si sviluppa lungo il sistema montuoso dei Marganai, ma ad ogni modo non si evidenziano passaggi troppo impegnativi da affrontare.

Il bello di questo itinerario storico, culturale e religioso è che è stato suddiviso in 30 tappe della lunghezza media di circa 16 km ciascuno, per poter consentire a chi lo percorre di visitare senza fretta i siti archeologici, le miniere e altri luoghi di interesse che si possono incontrare lungo la strada.

Il Cammino minerario di Santa Barbara

La storia delle miniere

Il percorso ad anello del cammino si distingue per  le numerose carrarecce e mulattiere che si percorrono, destinata in passato al trasporto dei minerali con carri e animali da soma, e per i sentieri percorsi dagli stessi minatori per fare ritorno alle loro case. Per il trasporto dei minerari ci sono anche strade con binari dove viaggiavano vagoni pieni di argento e  piombo: non a caso, l’attuale Iglesias un tempo era una città mineraria chiamata citta dell’argento.

In seguito alla cessazione nei primi anni Sessanta dell’attività estrattiva della Sardegna, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, hanno avuto inizio i primi interventi di recupero e di tutela di alcune strutture sotterranee e superficiali.

Oggi il parco geominerario in cui si sviluppa il cammino è stato riconosciuto come patrimonio dell’Unesco, sonio state avviate diverse opere di bonifica delle aree minerarie dismesse per la tutela stessa del parco.

La credenziale

Come ogni cammino religioso che si rispetti, anche il cammino minerario di Santa Barbara ha la sua credenziale, una sorta di passaporto che attesta l’identità di chi viaggia. Oltre alle generalità del pellegrino, sulla credenziale vengono riportati luogo e data di arrivo e partenza, con tanto di timbro per ogni passaggio nelle diverse tappe del cammino.

La credenziale viene rilasciata al costo di 2 euro dalla Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara e può essere ritirata direttamente presso la sede della Fondazione nella città di Iglesias o, su richiesta, può essere spedita a domicilio.

Il Testimonium

Oltre alla credenziale, esiste anche il Testimonium, ossia un attestato su pergamena in cui viene descritto sinteticamente il senso e lo spirito del Cammino. Alla fine del percorso si ha quindi diritto a ricevere il Testimonium, purché si siano percorsi almeno 100 km del cammino (i timbri ricevuti fanno fede).