
Numerosi fattori come gli habitat naturali degli animali selvatici ormai devastati, la caccia e il commercio stanno rovinando le condizioni di vita di numerose specie e questo provoca un contatto più diretto con gli esseri umani. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B tutti questi processi hanno aumentato il rischio di spillover, cioè il passaggio di un virus dall'animale all'uomo: questa è anche l'ipotesi sostenuta dagli scienziati della UC Davis School of Veterinary Medicine della California.
Questi fattori sono stati descritti come cause scatenanti che possono provocare l'estinzione di alcune specie e problemi anche per la salute dell'essere umano. Gli scienziati hanno analizzato 142 virus partiti dagli animali e giunti fino all'uomo, con un'attenta analisi anche alle specie colpite in origine. Secondo l'International Union for Conservation of Nature esiste una lista rossa che classifica esemplari e piante minacciate, tutti con un dato certo: l'interazione con l'uomo.
I dati quindi mostrano un collegamento diretto tra uomo e animale, oltre a un preoccupante fattore di rischio. Gli animali in via di estinzione, per via della caccia, del commercio e della distruzione dei loro habitat, hanno il doppio delle probabilità di avere dei virus zoonotici che in poche parole significa trasmissibili all'uomo e quindi ad altra specie.
Lo studio è stato commentato da Kreuder Johnson, uno degli autori principali della ricerca. "Lo spillover di virus dagli animali è un risultato diretto delle nostre azioni che coinvolgono gli animali selvaggi e i loro habitat. La conseguenza è che condividono con noi i loro virus. Queste azioni allo stesso tempo minacciano la sopravvivenza delle specie e aumentano il rischio di spillover. In una sfortunata convergenza di molti fattori questo ci porta a situazioni come quella in cui siamo ora".