Perché arriva una pandemia? È anche colpa della perdita degli habitat naturali degli animali selvatici

Gli scienziati analizzano il rapporto tra animali e uomo studiando i fattori che hanno portato gli animali a vivere sempre più vicino agli esseri umani. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su una rivista.
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Alessandro Artuso 9 Aprile 2020

Numerosi fattori come gli habitat naturali degli animali selvatici ormai devastati, la caccia e il commercio stanno rovinando le condizioni di vita di numerose specie e questo provoca un contatto più diretto con gli esseri umani. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the Royal Society B tutti questi processi hanno aumentato il rischio di spillover, cioè il passaggio di un virus dall'animale all'uomo: questa è anche l'ipotesi sostenuta dagli scienziati della UC Davis School of Veterinary Medicine della California.

Lo studio

Questi fattori sono stati descritti come cause scatenanti che possono provocare l'estinzione di alcune specie e problemi anche per la salute dell'essere umano. Gli scienziati hanno analizzato 142 virus partiti dagli animali e giunti fino all'uomo, con un'attenta analisi anche alle specie colpite in origine. Secondo l'International Union for Conservation of Nature esiste una lista rossa che classifica esemplari e piante minacciate, tutti con un dato certo: l'interazione con l'uomo.

I risultati

I dati quindi mostrano un collegamento diretto tra uomo e animale, oltre a un preoccupante fattore di rischio. Gli animali in via di estinzione, per via della caccia, del commercio e della distruzione dei loro habitat, hanno il doppio delle probabilità di avere dei virus zoonotici che in poche parole significa trasmissibili all'uomo e quindi ad altra specie.

Lo studio è stato commentato da Kreuder Johnson, uno degli autori principali della ricerca. "Lo spillover di virus dagli animali è un risultato diretto delle nostre azioni che coinvolgono gli animali selvaggi e i loro habitat. La conseguenza è che condividono con noi i loro virus. Queste azioni allo stesso tempo minacciano la sopravvivenza delle specie e aumentano il rischio di spillover. In una sfortunata convergenza di molti fattori questo ci porta a situazioni come quella in cui siamo ora".