Traffico illegale di cuccioli: cosa fare e come proteggerti se vuoi accogliere un cane in famiglia

Spesso sono imbottiti di farmaci per apparire in buona salute. Vengono introdotti nel nostro Paese accompagnati da documentazione contraffatta che riporta vaccini e profilassi mai effettuati. Arrivano pressati dentro contenitori, stipati in furgoni e camion che percorrono lunghi tragitti. È il traffico dei cuccioli di cane, spesso provenienti dall’Est europeo. Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Manuela Chimera, medico veterinario.
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Gaia Cortese 26 Maggio 2019
Intervista al Dott.ssa Manuela Chimera Medico Veterinario

Oltre 400mila i cani e i gatti  importati ogni anno illegalmente dall’estero per essere venduti sul mercato nero a prezzi che oscillano tra i 60 e i 1.200 euro per un valore complessivo di circa 300 milioni di euro. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti sull’ultimo Rapporto Agromafie. Abbiamo intervistato la Dottoressa Manuela Chimera, medico Veterinaria, per capire quali sono gli effetti del traffico illegale e come è possibile proteggersi,

Quali sono le conseguenze del traffico illegale?

Il traffico illegale dei cuccioli, soprattutto provenienti dai paesi dell'Est, si riflette soprattutto sulla salute dei cani così importati. In generale, i cuccioli provengono da madri sfruttate fino allo stremo, tenute in condizioni igieniche del tutto inadeguate e non vaccinate. Spesso i cuccioli arrivano imbottiti di antibiotici e cortisonici per mascherare i sintomi ma, una volta che l'effetto di questi farmaci svanisce, i cuccioli possono manifestare da un giorno all'altro sintomi anche gravi: parassitosi intestinali multiple, rogna, malattie congenite, ma soprattutto gravi e mortali malattie come il cimurro e la parvovirosi.

Quali ripercussioni ci sono sull'animale e sulla sua salute?

Le ripercussioni ci sono sia sul cane che sul proprietario. Sul cane perché, a seconda della malattia, potrebbe manifestare conseguenze a vita; oltretutto molti cuccioli, anche se sottoposti alle opportune terapie, muoiono comunque di cimurro e parvovirosi. E poi sul proprietario che vede morire il proprio cucciolo. Senza dimenticare anche il discorso economico: ciò che è stato risparmiato comprando sottocosto un cucciolo dall'Est, potrebbe essere necessario per le cure dell'animale, anche sul lungo periodo.

Come non rischiare di acquistare un animale da questo giro illegale?

Ci sono alcuni segnali che indicano chiaramente che si sta acquistando un cucciolo proveniente da questo traffico. Innanzitutto il costo eccessivamente inferiore, quando invece ci sono precisi motivi per cui il cucciolo proveniente da un allevamento serio italiano, iscritto all'Enci (Ente Nazionale Cinofilia Italiana), costa di più. Genitori certificati, vaccinati e sverminati correttamente, microchip applicati e visite veterinarie regolarmente fatte, pratiche burocratiche svolte correttamente… tutto questo ha un costo. È ovvio che là dove un cucciolo provenga da madri non vaccinate, gettate in uno scantinato sporco e fatte partorire di continuo, malnutrite, non curate e controllate, tutti questi costi si abbattono e il cucciolo magicamente costa di meno.

È importante fare attenzione alle modalità di consegna: l'annuncio letto da qualche parte e il cucciolo consegnato al casello dell'autostrada, senza documenti, senza libretto sanitario, senza microchip dovrebbe mettere in allarme il neo proprietario. Di certo esistono anche nell'Est Europa allevamenti seri, ma spesso ci si ritrova di fronte a passaporti con dati errati. Il microchip magari corrisponde, ma spesso l'età del cucciolo è inferiore a quella riportata sul passaporto. Questo perché, per legge, il cucciolo per poter entrare in Italia deve avere la vaccinazione antirabbica e questa può essere fatta a un'età minima di 3 mesi (salvo particolari casi). Cosa succede dunque? Chi vende il cucciolo scrive sul passaporto che il cane è più grande di quando non sia, che abbia già 3-4 mesi e che quindi è lecito vaccinarlo per la rabbia. Solo che quando poi il veterinario controlla la dentizione, scopre che il cucciolo ha al massimo un mese di vita. Attenzione poi al libretto sanitario non compilato da un veterinario. Ci sono cuccioli che viaggiano accompagnati da libretti sanitari timbrati e firmati non da veterinari, spesso con vaccini fatti chissà da chi. Diffidate sempre di questi libretti: per la legge italiana un vaccino è un atto medico e solo un veterinario può fare un vaccino, timbrare e firmare un libretto. Se trovate vaccini fatti da allevatori, allora cominciate a farvi venire qualche dubbio. Le complicazioni nascono perché alcune persone duplicano i timbri dei veterinari o si fingono falsi veterinari per timbrare i libretti. La raccomandazione è quella di scegliere allevamenti seri, sia iscritti all'Enci che privati o amatoriali, ma che siano seri e affidabili. Controllate che il cucciolo vi venga dato con libretto su cui siano stati scritti tutti i trattamenti e le eventuali vaccinazioni eseguite da un veterinario, che sia microchippato e che vi venga ceduto con documento di passaggio di proprietà già compilato e firmato. Inoltre esigete sempre il Pedigree per i cani di razza, unico strumento che possa dire che quel cane appartiene davvero a quella razza.

Come comportarsi se si è acquistato un animale proveniente dal traffico illegale?

Se si scopre di avere acquistato un cucciolo proveniente da un traffico illegale, bisognerebbe denunciare alle autorità competenti il traffico e le eventuali truffe ad esso connesse. Purtroppo spesso ciò non accade. I motivi sono diversi, non ultimo il fatto che molti neo proprietari sono consapevoli di aver acquistato un cucciolo da un traffico illegale. Ormai le informazioni si trovano su internet e anche molti programmi televisivi come per esempio Striscia la Notizia hanno più volte sottolineato l'esistenza di questo problema. Ma acquistare un cucciolo a basso prezzo fa gola a molti. Quindi molti proprietari faranno finta di non saperne niente.

È un fenomeno in crescita?

Il fenomeno del traffico illegale di cuccioli è abbastanza stabile. Finché ci sarà la domanda, il traffico non avrà fine. È un giro di affari che frutta parecchio perché i cuccioli vengono acquistati a bassissimo prezzo dai paesi dell'Est, e poi il loro prezzo aumenta in maniera esponenziale.

Quali Paesi sono più coinvolti?

Molti passaporti provengono dalla Slovacchia, dall'Ucraina, dall'Ungheria o dalla Repubblica Ceca.

Come si riconosce un allevamento affidabile?

Un allevamento serio come prima cosa dovrebbe essere iscritto all'Enci. Già questo è una buona discriminante. Ci sono però anche allevatori amatoriali e privati che, magari, hanno solo una coppia di riproduttori e fanno qualche cucciolata ogni tanto, senza essere un allevamento a tempo pieno. Un allevamento affidabile solitamente alleva una o massimo due razze, anche se più spesso ci si specializza in una particolare razza.

Negli Stati Uniti esiste il fenomeno delle Puppy Mills, sorte di rivendite di cuccioli di ogni razza e tipo: lo stesso Kennel Club sta cercando da tempo di bloccare queste fabbriche sforna cuccioli, per tutelare la razza e la salute dei cani. Stati come la California hanno vietato la vendita di cani provenienti da queste fattorie dei cuccioli, dove i cuccioli vengono separati troppo presto dalle madri o dove si trovano cuccioli di tante razze differenti. Sempre in California, dallo scorso anno i negozi di animali potranno vendere animali provenienti solo da rifugi o centri di salvataggio, mentre verranno multati se si troveranno in vendita cuccioli provenienti da altre parti.

Negli allevamenti ufficiali o amatoriali invece i cuccioli vengono microchippati entro 2 mesi a nome dell'intestatario della fattrice e, al momento dell'acquisto, vengono compilati e consegnati i documenti di passaggio di proprietà. I cuccioli sono accompagnati dal Pedigree e dal libretto sanitario, dove si trovano tutte le indicazioni su vaccini e sverminazioni fatte. Allevatori molto attenti, poi, solitamente corredano il cucciolo di eventuali test genetici effettuati dai genitori per particolari malattie ereditarie di razza. Per legge i cuccioli non possono essere ceduti prima dei 60 giorni di vita e nessun cane può essere ceduto se sprovvisto di microchip. Solitamente gli allevamenti seri permettono di vedere i genitori del cane e dove sono alloggiati, fornendo tutte le indicazioni del caso sulla razza. E soprattutto, al momento della vendita, rilasciano regolare scontrino o fattura fiscale.