Un drammatico incidente ha scosso lo stabilimento balneare Carbonelli, località molto frequentata nei mesi estivi. Adriano Poponessi, cameriere di 50 anni, è morto soffocato da una mozzarella durante una pausa pranzo. L’episodio è avvenuto sotto gli occhi attoniti dei colleghi, che hanno tentato invano di salvarlo.
L’uomo, conosciuto e apprezzato per la sua gentilezza e professionalità, lavorava da anni nel lido. Quel giorno, come ogni altro, aveva approfittato di una pausa per consumare un pasto veloce, ma qualcosa è andato storto. Mentre mangiava, una mozzarella ha ostruito le vie respiratorie, provocando un soffocamento fatale.
L’allarme è scattato immediatamente: i colleghi di Adriano, accorgendosi della situazione, hanno cercato di praticare le manovre di disostruzione, in attesa dei soccorsi. Alcuni clienti presenti si sono offerti di aiutare, ma nonostante l’intervento tempestivo del personale del 118, per Poponessi non c’è stato nulla da fare.
I sanitari hanno tentato la rianimazione per diversi minuti, ma al loro arrivo le condizioni dell’uomo erano già gravissime. È stato dichiarato il decesso sul posto. Lo stabilimento ha chiuso temporaneamente in segno di lutto.
Adriano Poponessi era una figura molto conosciuta nel litorale. Con oltre 20 anni di esperienza nel settore della ristorazione, aveva lavorato in diversi locali della costa, portando sempre con sé un sorriso, un saluto cordiale e grande attenzione al cliente. Aveva iniziato a lavorare presso il lido Carbonelli da alcune stagioni, diventando un punto di riferimento sia per il personale che per i clienti abituali.
La notizia della sua morte ha lasciato sgomenta la comunità locale e numerosi messaggi di cordoglio sono comparsi sui social nelle ore successive all’accaduto. Colleghi, amici e clienti hanno ricordato Adriano come un uomo buono, professionale e sempre disponibile.
Soffocare durante un pasto, seppur raro, non è un evento impossibile. In particolare, alimenti dalla consistenza vischiosa e compatta, come le mozzarelle, possono rappresentare un rischio se non masticati adeguatamente. In questo caso, secondo le testimonianze, la vittima avrebbe ingerito un boccone troppo grande, che si è incastrato nella trachea senza possibilità di espulsione.
Le autorità hanno aperto un fascicolo per verificare le esatte dinamiche dell’accaduto, ma al momento l’ipotesi prevalente è quella dell’incidente accidentale. Non sono emersi elementi che facciano pensare ad altre cause.
Dopo la tragedia, la direzione dello stabilimento ha espresso profondo dolore per la perdita del dipendente. In un breve comunicato pubblicato sui canali social, si legge:
“Siamo sconvolti dalla scomparsa improvvisa del nostro amato collega Adriano. Un uomo buono, sempre disponibile, che ha dato tanto al nostro team. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia in questo momento di immenso dolore.”
Lo stabilimento è rimasto chiuso per l’intera giornata e ha annullato gli eventi previsti per il weekend. Sono in molti ad aver deposto fiori e messaggi di cordoglio davanti all’ingresso del lido.
Questo tragico episodio richiama l’attenzione sull’importanza della sicurezza alimentare anche in contesti informali come le pause lavorative. Episodi simili, sebbene rari, possono essere evitati con semplici precauzioni: mangiare lentamente, masticare bene, evitare di parlare o ridere durante la masticazione, e conoscere le tecniche base di primo soccorso, come la manovra di Heimlich.
In molti stabilimenti, corsi di primo soccorso vengono già promossi tra i dipendenti, ma casi come quello di Adriano Poponessi sottolineano quanto sia cruciale la diffusione di queste competenze anche nei luoghi meno strutturati.