
Esci di casa, vai alla ricerca di un piccolo spazio pubblico pieno di rifiuti, scatta una foto, poi armati di sacco e paletta e ripuliscilo. A questo punto, scatta un’altra foto allo stesso spazio ma senza tutta quell’immondizia e condividi l’immagine del prima e quella del dopo sui social, accompagnando il post con l’hashtag #Trashtag.
Se avevi ancora dubbi sul potere che Internet e in particolare i social network possono esercitare sulla coscienza collettiva, questa campagna dovrebbe convincerti definitivamente. Infatti, nel corso di un solo weekend decine di migliaia di persone in tutto il mondo hanno accettato la sfida e si sono immortalati prima e dopo aver ripulito un piccolo angolo della propria città.
L’idea della sfida già lanciata nel 2015 ma divenuta virale solo in questi giorni, è quella di far passare il concetto che fare qualcosa di buono e utile per il pianeta è semplice, basta solo un po’ di buona volontà. E il risultato è assicurato, per quanto riguarda l’ambiente ma anche, e forse è quello che interessa di più gli utenti del web, a livello di immagine personale.
Lo sa bene Byron Roman che, il 5 marzo, ha deciso di incoraggiare tutti i “teenager annoiati” a utilizzare i social non solo per condividere piatti di cibo e gattini, ma a diffondere un messaggio giusto e utile per tutti. Forse non immaginava che quel primo post avrebbe scatenato un effetto domino dal sorprendente risultato. Eppure, come ha riferito in un’intervista al Time, lui vorrebbe davvero aiutare i giovani a cambiare il mondo, a fare la differenza proprio con l’aiuto di questo strumento, il web, che utilizzano ogni giorno tutto il giorno.
#Trashtag è una vera e propria campagna ecologica che ha raggiunto in poco tempo tantissime adesioni, perché tutti vorremmo vivere in un mondo più pulito, ma spesso non troviamo la motivazione per alzarci dal divano e compiere un’azione concreta in questo senso. Ma viviamo nel 2019 e, come ben sappiamo, i social network una motivazione sanno darla sempre.
Cosa aspetti, allora? Esci di casa e inizia anche tu a diffondere l’idea che fare la differenza è possibile!