Stefano Boeri e l'architettura sociale. Forse ti sembrerà strana questa associazione perché Boeri è il padre del Bosco Verticale di Milano, eppure, a Eindhoven, in Olanda, ha costruito il Trudo Vertical Forest, un gemello del famoso edificio milanese però destinato al social housing. Se non sai di cosa stiamo parlando, si tratta di una forma di sostegno abitativo indirizzato a chi ha un reddito troppo alto per aver diritto alle case popolari ma anche troppo basso per riuscire ad acquistare un proprio alloggio. All'interno della creazione olandese troviamo 19 piani e 125 unità abitative in cui oggi vivono 200 persone tra locali, stranieri e studenti che pagano affitti che non possono oltrepassare un certo limite mensile, fissato in 650 euro per appartamento. Caratteristica evidente, è il verde che circonda il palazzo: 135 alberi e 8500 piante.
Gli obiettivi che hanno guidato il progetto sono riportare il verde in città e permettere a tutti e non solo a poche persone benestanti di godere del metodo costruttivo del bosco verticale. In più, in questo modo si riduce l'inquinamento atmosferico e si contribuisce a mantenere la temperatura interna all'edificio più fresca, risparmiando nell'uso dell'aria condizionata. Il Trudo Vertical Forest mira anche a un abbattimento dei costi di costruzione e manutenzione, venendo incontro alle esigenze della tipologia di social housing, grazie all’utilizzo di tecnologie costruttive di prefabbricazione e più in generale l’ottimizzazione delle risorse costruttive.
Teniamo in considerazione anche che, generalmente, chi vive in quartieri più poveri ha una quantità e una qualità di verde urbano molto più bassa di chi vive in quartieri a reddito maggiore. Con questa costruzione anche chi ha stipendi più bassi può vivere circondato da molte piante e verde curato, godendo dei benefici alla salute che solo la natura può apportare.