Tumore del cervello: ora la diagnosi precoce potrebbe arrivare dal test delle urine

Un team di ricercatori giapponesi ha scoperto che nelle urine sono contenute due proteine legate al tumore del cervello. Così hanno messo a punto un dispositivo in grado di rilevarle aprendo uno spiraglio per una diagnosi precoce capace di salvare vite.
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Kevin Ben Alì Zinati 6 Febbraio 2023
* ultima modifica il 06/02/2023

Le urine contengono molto informazioni importanti sul nostro stato di salute. Tra questi “dati sensibilmente preziosi” ora però la scienza ne ha scoperti due nuovi ed estremamente significativi.

Potremmo definirli addirittura decisivi dal momento che potrebbero aiutare a diagnosticare il tumore al cervello con un certo anticipo.

L’avanzamento tecnologico degli ultimi anni ci ha permesso di raggiungere una capacità diagnostica molto accurata e rapida, che a sua volta ci ha portato a un notevole aumento dei tassi di sopravvivenza al cancro.

Per i tumori cerebrali, però, le cose sono sempre state un po’ più complicate e la sopravvivenza, purtroppo, è rimasta inalterata per oltre 20 anni.

Colpa, come può intuire, dei rilevamenti tardivi: i tumori del cervello vengono spesso scoperti in stadi già avanzati e dopo l’insorgenza di gravi sintomi neurologici, come la perdita del movimento o della parola.

Per questo la possibilità di sfruttare un test delle urine per una diagnosi accurata e precoce rappresenta una potenziale rivoluzione capace di salvare vite. Non solo: è anche un modo per sottoporre i pazienti a test assolutamente poco invasivi e dunque meno pesanti.

È il risultato raggiunto da un gruppo di scienziati dell’Università di Nagoya e dell’Università di Tokyo, in Giappone. Sulla rivista dell'American Chemical Society Nano, hanno raccontato di aver scoperto nelle urine la presenza di due proteine chiave legate alla presenza di tumore al cervello.

leucociti-nelle-urine

Prelevando campioni di urine da pazienti con neoplasie cerebrali hanno osservato che due tipi specifici di proteine chiamate CD31 e CD63, associate allo sviluppo di cancro al cervello, erano rilevabili attraverso un esame ancora meno invasivo del prelievo di sangue.

Gli scienziati hanno così sviluppato un dispositivo diagnostico in grado di rilevare con precisione la presenza di queste elementi “bersaglio” anticipando quindi la diagnosi del tumore.

“Questa piattaforma – hanno aggiunto i ricercatori giapponesi – potrebbe permetterci di far progredire l'analisi dei livelli di espressione di specifiche proteine di membrana negli EV urinari dei pazienti. Questa possibilità rappresenta un significativo passo in avanti nella diagnosi precoce di diversi tipi di cancro”.  

Fonte | "All-in-One Nanowire Assay System for Capture and Analysis of Extracellular Vesicles from an ex Vivo Brain Tumor Model" pubblicata il 19 gennaio 2023 sulla rivista American Chemical Society Nano

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