Tutta la bellezza dell’autunno in un solo albero: come coltivare l’acero giapponese

Simbolo dell’eleganza, ma anche della caducità delle cose in natura, l’acero giapponese è una pianta che non richiede particolare manutenzione, ma che in autunno riempie ogni giardino con tonalità vivaci che vanno dal rosso all’arancio, fino al viola.
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Francesco Castagna 30 Giugno 2023

Elegante, dal portamento distinto, ma soprattutto dai colori sgargianti. Se dovesse capitarti di imbatterti in un acero giapponese in pieno autunno, rimarresti sorpreso dal colore delle sue foglie, che variano dal rosso intenso all’arancio brillante, passando per il viola.

Originaria dell’Asia, questa pianta è soprattutto apprezzata dai progettisti del verde che non perdono l’occasione di utilizzarla per colorare balconi, terrazzi e piccoli giardini. Chi è del settore sa che ogni volta che si parla di acero giapponese ci si riferisce a due tipologie specifiche: l’Acer japonicum, che si presenta con alberi di dimensioni contenute e dalla chiome espanse e l’Acer palmatum che assomiglia ad un arbusto con una chioma più larga che alta.

Questi alberi sono abbastanza facili da coltivare, hanno un'altezza che varia dai due ai sei metri e delle foglie di colore arancio. Si possono coltivare in spazi aperti, o in posizioni soleggiate o leggermente esposte al sole. L'acero giapponese può essere di differenti colori: arancione, viola, porpora, rosso, verde chiaro, verde scuro.

Esistono almeno 160 tipi diversi di acero giapponese, quelli più diffusi sono:

  • Acer palmatum ‘Bloodgood'
  • Acer palmatum ‘Osakazuki'
  • Acer palmatum ‘Deshojo'
  • Acer palmatum var. Dissectum ‘Seiryu'
  • Acer palmatum "Sango Kaku"
  • Acer palmatum "Emerald Lace"
  • Acer palmatum  "Garnet"

Come coltivare l'acero giapponese

L’acero giapponese può essere coltivato sia in terra piena che in vaso. Il miglior periodo per mettere a dimora questa pianta va dall’inizio dell’autunno fino alla fine dell’inverno, periodo che coincide, a seconda delle zone di coltivazione, con il momento di massimo splendore della pianta stessa. la buona notizia è che l'acero giapponese non richiede una particolare manutenzione e tollera anche bene il freddo.

Temperature e luce

Questa pianta predilige un luogo abbastanza riparato dal vento e ombreggiato per evitare che i raggi del sole possano danneggiare le sue foglie. Tuttavia, se troppa luce può danneggiarne il fogliame, poca luce potrebbe accelerare la caduta e delle foglie. Ecco perché è fondamentale trovare un'esposizione appropriata per permettere a questa pianta di svilupparsi bene, compito forse più facile se si coltiva l'acero in vaso. La temperatura adatta, come puoi immaginare, è quella simile al luogo d'origine dell'acero giapponese, ovvero tra i 15° e i 25° C, la notte invece possono sopportare temperature fino a -10°.

Messa a dimora e terreno

Tanto per cominciare, l'acero si adatta a qualunque tipo di terreno, ma cresce sicuramente meglio in una terra che sia ben drenata, ricca di sostanze organiche e con un pH tendente all’acido. Insieme alla pacciamatura, la concimazione dovrebbe essere fatta nel periodo primaverile. Anche se l'acero giapponese può essere piantato in diversi momenti dell'anno, le stagioni più consigliate sono l'autunno e la primavera, da evitare assolutamente l'estate per la messa a dimora.

Irrigazione

Non serve bagnare troppo l’acero giapponese, ma è raccomandabile non permettere al terreno di asciugarsi troppo. In particolare se l’acero giapponese viene coltivato in vaso, occorre fare attenzione al terreno perché non sia troppo secco.

Come curare l'acero giapponese

L'acero giapponese può essere danneggiato da alcune larve che si nutrono delle radici della pianta, e dalla Phytopthora, un fungo che può portare al deperimento dell’apparato radicale e di conseguenza all’appassimento degli apici vegetativi. Se dovessi notare una scarsa colorazione delle foglie in autunno, ciò potrebbe essere dovuto a una mancanza di luce.

(Articolo scritto da Gaia Cortese il 4 nov 2021,
modificato da Francesco Castagna il 30 giu 2023)