Tutte le virtù dell’Arnica

Andiamo alla scoperta di una pianta officinale i cui benefici sono ben noti in campo scientifico ma di cui forse non si parla mai abbastanza: dove cresce, le tipologie, quando e come raccoglierla e soprattutto quali sono le sue innumerevoli virtù.
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Ciaopeople Studios 13 Luglio 2022

C’è la cordifolia, quella con foglie dalle punte rivolte verso l’alto che sembrano amache pronte per cullare, e quella con foglie sottili e spettinate come la griscomii; la bella e fiera come una margherita, la longifolia, e quelle con campanelline pronte a suonare – come la parryi e la venosa. Di cosa parliamo? Delle specie di Arnica, tra quelle finora catalogate, ognuna di aspetto diverso e con una propria personalità, ma tutte accomunate dall’inconfondibile color giallo-arancio.

Arnica: 33 specie diffuse in tutto il mondo

In circa due secoli, dal 1753 al 1999 sono state catalogate 33 specie di Arnica: lacaulis, angustifolia, attenuata, cernua, chamissonis, cordifolia, dealbata, denudata, discoide, fulgens, gracilis, griscomii, intermedia, lanceolata, latifolia, lessingii, lonchophylla, longifolia, louiseana, mallotopus, mollis, montana, nevadensis, ovata, parryi, porsildiorum, rydbergii, sachalinensis, sororia, spathulata, unalaschcensis, venosa e viscosa. Sono diffusissime in tutto il mondo, in particolare nell’emisfero settentrionale e pare amino circondarsi di spettacoli naturali di alto spessore, infatti le si può trovare nelle aree montane di Europa, Asia settentrionale e Sud America. Fra queste la più nota è senza dubbio l’Arnica montana, utilizzata moltissimo per le sue proprietà terapeutiche.

E in Italia?

In Italia è diffusa solo una tipologia di Arnica: in questo caso si può affermare che il Belpaese sia stato baciato dalla fortuna, dal momento che parliamo dell’Arnica montana. Il suo sbocciare annuncia l’arrivo della primavera (la fioritura ha luogo fra maggio e agosto, in particolar modo nel periodo del solstizio d’estate). Molto sensibile agli sbalzi di temperatura, cresce solitaria o al massimo in gruppi di 3 o 4 fiori nei prati d’alta quota, al di sopra degli ottocento metri e ogni fiore raggiunge un’altezza di 6-8 cm. Oltre che in Italia è diffusa un po’ in tutto il vecchio continente, dalla Svezia alla Spagna settentrionale passando per le regioni montuose dell’Europa Centrale.

Quando va raccolta?

Per sfruttare le sue impareggiabili qualità terapeutiche è opportuno raccoglierla al momento giusto. Ce lo spiega Boiron, impegnata ogni giorno a trovare soluzioni terapeutiche che permettano di “curare senza nuocere”. L’Arnica montana Boiron infatti viene creata raccogliendo piante fresche in fase di fioritura – nel periodo che va orientativamente dal 1 giugno al 20 luglio -, che vengono lavorate entro 72 ore dal raccolto e solo dopo essere sottoposte a dei rigorosi controlli che ne confermano l’elevata qualità e un ottimo tasso di umidità. Per non impattare sulla biodiversità e garantire la sostenibilità della specie, Boiron effettua la raccolta a mano e in modo responsabile, e inoltre ha scelto di utilizzare solo piante fresche provenienti da agricoltura biologica.

Tutti i benefici dell’Arnica Montana

Il motivo per cui si può godere in tutta naturalezza dei rimedi omeopatici offerti dall’Arnica montana sta nelle 150 sostanze terapeutiche attive conservate nella pianta. Queste la rendono perfetta per cure antinfiammatorie e analgesiche – per alleviare le tensioni muscolari, i dolori articolari e quelli causati dall’artrosi – oltre che lenitive, facendone un naturale rimedio contro gli ematomi.