
La protagonista della storia di oggi si chiama Monica Bulgarelli che, insieme ad altre due persone, ha avuto un'idea molto speciale. Per approfondire insieme di cosa si tratta, pensa a dei vestiti, a quelli che indossi tutti i giorni. Fermati un attimo a riflettere. C'è chi quei vestiti non sempre riesce a metterseli da solo, per difficoltà motorie e non solo. Da questa problematica è nata l'associazione EasyEmisfero grazie all'impegno di Gianluca, Walter e appunto Monica, che ci ha raccontato qualche dettaglio di questa avventura e del progetto sociale "Felpa Sospesa".
Cosa ha fatto scattare la scintilla che ha portato alla nascita dell'associazione?
Sono mamma di una ragazza a cui hanno diagnosticato, nei primi mesi di vita, una paresi cerebrale infantile. Proprio da quel momento è nata la necessità di regalare a mia figlia tutto ciò che noi definiamo autonomia, tra cui rientra sicuramente il poter vestirsi da sola, senza dover chiedere per forza aiuto agli altri. Essere donna e mamma di una bambina con esigenze speciali mi ha spronato a dare il meglio di me e ad aiutare, con piccoli gesti, chi vorrebbe “semplificarsi" la vita.
Dalla tua storia personale l'idea si è poi allargata, come?
Mi sono aperta ad un’esigenza ancora più grande, cioè quella di essere utile a tante altre persone, promuovendo un tema che è quello dell’inclusività, di cui si sente tanto parlare. I nostri capi sono utilizzabili da tutti, da chi ha un bisogno particolare, ma anche da chi questa necessità non la ha ma vorrebbe un capo innovativo, studiato secondo i suoi gusti. Creare in questo modo vestiti su misura ci ha permesso di abbattere diverse barriere e ci auguriamo, un giorno, di riuscire ad abbattere tanti muri ancora più grandi.
In che cosa consiste, a questo proposito, l'iniziativa della felpa sospesa?
Siamo molto attenti alle necessità delle famiglie, per questo abbiamo pensato di promuovere il progetto della “Felpa Sospesa”, basato su un incontro a metà strada tra noi e coloro che vogliono donare qualcosa. I vestiti che riceviamo vengono donati ad alcune associazioni che le distribuiscono a famiglie che ne hanno bisogno.
Un intento sociale e anche tanti aspetti green…
Sono molto attenta al tema della sostenibilità, è una cosa a cui tengo molto e che vorrei promuovere il più possibile. Dal 2017, insieme ai co-fondatori, Walter Falzoni e Gianluca Angelini, portiamo avanti i nostri ideali, creando i nostri capi d'abbigliamento principalmente con tessuti che arrivano da materie prime riciclate o con produzione a km 0.
Che cosa ti hanno lasciato le persone incontrate in questi anni?
Ognuna di loro mi è rimasta nel cuore, tra tante necessità e vere e proprie sfide. Mi piace il livello di confidenza che si è creato con alcuni, lo scambio d’informazioni o semplicemente lo sfogo per condividere qualcosa, perché noi non vogliamo essere solo uno schermo su cui acquistare prodotti, ma intendiamo fare la differenza.
Credits: le immagini all'interno del testo sono state fornite dall'associazione EasyEmisfero