Tutto quello che (forse) non sai sulle caraffe filtranti

Siamo il terzo Paese al mondo per consumo pro capite di acqua in bottiglia, ecco perché le caraffe filtranti sono sempre più presenti nelle case di chi ha a cuore il Pianeta: ci aiutano a consumare meno plastica e migliorano il gusto dell’acqua di rubinetto. Ma come funzionano, e quali sono i vantaggi?
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Ciaopeople Studios 28 Novembre 2023

Chi possiede già una caraffa filtrante di sicuro non può più farne a meno, ma per chi è indeciso riguardo l'acquisto non è facile scegliere la migliore: attorno a questo oggetto, infatti, i luoghi comuni e i falsi miti sono tantissimi! Si tratta di una particolare brocca per l'acqua che ne filtra le impurità riducendone la cosiddetta “durezza”. Il risultato? L'acqua di rubinetto risulta al palato più buona, senza il comune retrogusto di cloro. Una soluzione ecologica per chi non vuole più acquistare pesanti casse d'acqua, così ringrazia il Pianeta e anche la schiena!

Come funzionano le caraffe filtranti?

L'acqua dal rubinetto passa all'interno di un filtro – che andrà cambiato a seconda dell'utilizzo – e arriva nella parte inferiore della caraffa filtrata da alcune sostanze indesiderate come calcare e cloro, ma anche metalli come piombo, rame e altre impurità. Questo processo è reso possibile grazie ai carboni attivi combinati a una resina a scambio di ioni, e ci consente di ottenere in pochi minuti un'acqua piacevolissima da bere o da utilizzare per la preparazione di bevande come caffè, tè o tisane. Scegliendo la caraffa filtrante è possibile migliorare a tutto tonto la vita in cucina: l'utilizzo dell'acqua filtrata, infatti, allunga la vita di bollitori e macchine del caffè, diminuendo il numero di volte in cui dovremo trattarli per eliminare il calcare.

La più famosa è BRITA

Ormai ne esistono di diversi tipi e varie fasce di prezzo ma la più famosa è BRITA, che ha brevettato e lanciato sul mercato la prima caraffa filtrante già nel 1966! La tecnologia alle sue origini era già visionaria e via via è stata affinata fino ai sistemi di filtraggio moderni. Oggi, a seconda delle proprie esigenze si può scegliere tra diverse soluzioni: c'è la caraffa in vetro, una novità realizzata con il 60% di vetro borosilicato riciclato, perfetta per chi ricerca sostenibilità e design. Oppure si può spaziare con le soluzioni filtranti da avere sotto il lavello, come il sistema mypure SLIM V-MF, facile da installare in 15 minuti, oppure il sistema ON TAP. Quest'ultimo, disponibile in due versioni, si aggancia al rubinetto della cucina ed è una soluzione comoda e veloce: ON TAP Pro V-MF riduce fino al 99,99% di batteri, e ON TAP V garantisce subito acqua più buona con la filtrazione smart. 

Quali sono i vantaggi della filtrazione?

Avere un sistema filtrante in casa è un risparmio sia in termini di inquinamento che economico: dopo il primo investimento per l'acquisto del sistema, l'unico costo che si avrà sarà quello del filtro. Per chi è abituato a comprare costantemente l'acqua in plastica il vantaggio sarà pressoche immediato, ma il vero motivo per cui il sistema filtrante è indispensabile riguarda il consumo di plastica monouso. L'Italia è infatti uno dei Paesi in cui l'acqua in bottiglia è più diffusa e grazie all'acqua filtrata potremmo ridurre il nostro impatto ambientale, andando a risparmiare la media di 17 kg di PET pro capite all'anno!¹

¹ Sito BRITA, contatore (2 litri bevuta al giorno). Il confronto viene calcolato sulla base di acqua in bottiglia da 1,5L (0,035 kg) e filtro MAXTRA (0,0149 kg), valori arrotondati, dati di Novembre 2021