Ukeireru, il metodo giapponese per essere felici accettando le cose così come sono e non come vorresti che fossero

L’Ukeireru è una filosofia della tradizione culturale giapponese che promuove l’accettazione delle imperfezioni della vita. L’idea di fondo è quella di accettare le cose per quello che sono e per questo goderne, senza soffrire perché non sono ciò che vorremmo.
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Kevin Ben Alì Zinati 3 Ottobre 2024

Per arrivare alla felicità esistono tante strategie a cui possiamo affidarci. Uno di questi metodi è l’Ukeireru, un concetto della tradizione culturale giapponese che promuove l’accettazione delle imperfezioni della vita.

L’idea alla base è quella di accettare le cose per quello che sono e per questo goderne anziché soffrire perché non sono ciò che vorremmo.

L’Ukeireru spinge quindi a trovare la felicità attraverso la pace interiore e una visione pragmatica ed empatica – ma non per questo cinica – della vita. Se ci pensi, è un richiamo al vivere nel presente e all’ascoltare noi stessi e gli altri.

Cosa vuol dire Ukeireru?

In giapponese Ukeireru significa “accettazione” di sé stessi e della realtà così com’è, senza la pretesa di poterla piegare a proprio piacimento.

Questa filosofia di vita porta ad accettare le imperfezioni della vita e delle persone e offre un punto di vista da cui guardare a realtà molto più armonico ed empatico.

Come mettere in pratica l'Ukeireru nella vita di tutti i giorni?

Per mettere in pratica l’Ukeireru tutti i giorni serve accettare che tu non sei perfetto e nemmeno lo sono gli altri. Questa consapevolezza toglierà aspettative e offrirà la giusta calma per concentrarsi sul qui ed ora.

Niente aspettative sul futuro: resta aperto all’idea che tutto cambia e non puoi controllarlo. Apprezzare invece il momento presente e trova gioia nelle piccole cose quotidiane e nelle ritualità che scegli di darti.

Perché l'Ukeireru rende più felici?

L’Ukeireru rende più felici perché aiuta a sviluppare un approccio alla vita più sano e sereno, senza ansia e stress che derivano dalla frustrazione di non avere ciò che si vorrebbe, e che non si può avere.

Contribuisce a migliorare le relazioni con le altre persone e ad accettare meglio le nostre emozioni così come l’inevitabilità del cambiamento.