Ultima Generazione protesta macchiando la Regione Toscana con la vernice, sdegno di Nardella

Una nuova azione di protesta si aggiunge alle manifestazioni degli attivisti di Ultima Generazione. Questa volta il bersaglio è la facciata della Regione Toscana.
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Francesco Castagna 13 Febbraio 2023

Cosa ci porta in Toscana, o per essere precisi, proprio davanti la sede della Regione? Un'azione di disobbedienza non civile firmata Ultima Generazione.

Gli attivisti ambientali hanno protestato stavolta macchiando l'ingresso del palazzo della Regione Toscana, contro la devastazione dei mari e l'utilizzo dei combustibili fossili che stanno mettendo a rischio gli ecosistemi che viviamo ogni giorno.

Così Nicole ha partecipato all'azione di protesta che si è svolta il febbraio a Firenze, insieme a Simone (l'attivista che era stato chiamato a processo) e Giordano, altri suoi compagni.

La motivazione

“Vivo in Toscana da sempre e sono cresciuta davanti al mare e alle spalle le meravigliose Alpi Apuane. Ho solo 22 anni e in questo lasso di tempo ho visto come questi monti sono stati devastati dalle cave e il mare dall'inquinamento", spiega Nicole.

L'attivista è rimasta fortemente colpita dalle temperature molto elevate che erano state registrate la scorsa estate. Gli incendi infatti avevano colpito le Alpi Apuane, tanto che la provincia di Massa-Carrara aveva prorogato fino al 15 settembre il divieto assoluto di abbruciamenti, causa rischio incendi.

I dati

Le Alpi Apuane hanno subito negli scorsi anni una devastazione ambientale che, oltre agli incendi, deriva anche dalle attività estrattive di marmo. Il danno è tale e risaputo a tal punto che l'Unesco ha espresso forte preoccupazione.

Anche secondo Legambiente Toscana la situazione è preoccupante, sul sito dell'associazione si evidenzia che: " I dati ufficiali di Assindustria […] parlano, infatti, di percentuali di prelievo per blocchi che si attestano stabilmente sul 25%. Il resto è detrito, scaglie, polveri di marmo e terre di cava. A Carrara peraltro il dato scende al 21% di blocchi, con cave che nell’ultimo decennio non hanno prodotto che detriti".

Si tratta quindi di un approccio predatorio che ha sostentato per secoli le popolazioni locali, ma che ora grazie alle nuove tecnologie può e deve essere evitato.

Così Nicole ha deciso di prendere parte a quest'azione, perché incapace di rimanere a guardare la devastazione delle zone dove è nata. "Non posso guardare queste zone andare distrutte mentre continuiamo a investire nel fossile, che si sa bene essere uno dei maggiori colpevoli del cambiamento climatico. Questo è l'unico modo per evitare di essere ignorati come succede ormai da decenni", ha detto l'attivista di Ultima Generazione.

Questo è l'unico modo per evitare di essere ignorati come succede ormai da decenni

Con un po' di vernice hanno macchiato l'ingresso della Regione Toscana usando un materiale lavabile e denunciando "le mani" della classe politica, che, secondo Simone Ficicchia, rimarranno sporche di sangue se nei prossimi anni continuerà a finanziare con sussidi pubblici i combustibili fossili.

Sostengono inoltre che gli effetti di questa devastazione siano visibili già nell'aumento del tasso di mortalità locale, che a Firenze per esempio è aumentato del 43%, oltre agli eventi climatici estremi che hanno provocato danni a livello economico.

Nel 2022 il presidente di Regione, Eugenio Giani, aveva richiesto lo Stato di emergenza. Nel frattempo, l'Osservatorio Città clima di Legambiente ha segnalato che, da gennaio a luglio 2022, si sono registrati in Italia 132 eventi estremi. La Toscana con 25 casi è stata nel 2022 la quarta Regione più colpita d'Italia.

Secondo i dati dei climatologi "In Toscana è stata l’estate più bollente di sempre, paragonabile solo a quella del 2003: tra il 15 maggio e il 31 luglio 2022 si son registrate oltre 40 date con temperature massime >35 °C. Persino le temperature del mare hanno raggiunto valori insoliti e da record: secondo le rilevazioni in Toscana sono stati toccati picchi tra i 28 e i 30 gradi. Mai rilevati prima d’ora".

La Regione Toscana infatti, secondo quanto sostiene Ultima Generazione, ogni anno destinerebbe 18,8 miliardi di euro a sussidi ambientalmente dannosi. Per questo protestano gli attivisti ambientali, ma anche per la recente approvazione dell’installazione di un rigassificatore presso il Porto di Piombino.

Il gruppo di attivisti ha anche lanciato da poco una campagna contro il fossile. Con il nome di "Non paghiamo il fossile" la nuova iniziativa ha lo scopo di chiedere al governo italiano di smettere di investire sui combustibili fossili.

Le reazioni

Pochi giorni prima di questa azione Ultima Generazione aveva imbrattato il vetro di un acquario in un museo di Scienze Naturali. La protesta non aveva suscitato reazioni ed era passata in sordina, perché era stata organizzata in accordo con il Direttore del posto.

Questa volta le reazioni ci sono state, come quella di sdegno da parte del sindaco di Firenze Nardella: "Questi gesti comunicano solo violenza e disprezzo per il patrimonio pubblico e le Istituzioni e vanno condannati senza esitazione".