Un aquilone marino sfrutta l’energia delle maree per produrre energia rinnovabile

Grazie alla spinta delle maree, “l’aquilone acquatico” Dragon Class produce energia rinnovabile galleggiando sull’acqua e con un impatto ambientale minimo.
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Video Storie 30 Gennaio 2023

Sembra un aereo ma in realtà è un "aquilone marino", che riesce a produrre elettricità grazie alla forza delle maree. Il nome di questo dispositivo è Dragon Class ed è stato ideato dalla Minesto, un’azienda svedese impegnata nello sviluppo di tecnologie per sfruttare l'energia mareomotrice, una forma di energia rinnovabile che si ricava dai naturali movimenti dell'acqua provocati dalle maree.

Tra i metodi tradizionali per produrre questo tipo di energia ci sono le centrali mareomotrici, strutture che si comportano come le dighe e che sfruttano l'energia delle maree chiudendo l'acqua in un bacino. Dopodiché, l'acqua, entrando e uscendo, attiva dei generatori collegati a delle turbine che producono elettricità. I Dragon Class, a differenza delle centrali, hanno un impatto ambientale minore, sono meno costosi e facilmente replicabili. Il loro funzionamento si basa su una tecnologia, chiamata Deep Green, che prende spunto dagli aquiloni che volano in cielo, con la differenza che gli aquiloni marini si muovono sott'acqua, usando la forza idrodinamica creata dalla corrente.

In pratica ogni dispositivo è dotato di ali, turbina e generatore. Dopo essere immerso in acqua e ancorato al fondale marino con un cavo lungo 40 metri, grazie a un sistema di controllo a bordo si muove seguendo una traiettoria a forma di otto in modo che l'acqua scorra attraverso la turbina, generando elettricità. Il generatore di bordo è in grado di amplificare la quantità di energia prodotta dall’acqua e di trasmetterla alla stazione centrale, posizionata sulla terra, attraverso un cavo, producendo di fatto energia pulita, illimitata e a impatto zero.

I Dragon Class sono stati progettati per essere personalizzati in base al  contesto in cui operano, permettendo di combinare più aquiloni su uno stesso sito o di scegliere la dimensione delle ali più adatta. Il loro design semplifica le fasi di installazione e di funzionamento, riducendo soprattutto i costi di produzione, di assemblaggio e di manutenzione e trovando spazio anche nelle località in cui non c'è molta terra, se non per ospitare la "stazione ricevente". Per questo i primi due aquiloni marini sono stati installati nelle Isole Faroe, a nord dell'Inghilterra, che, stando alle stime rilasciate da Minesto, proprio grazie a questa tecnologia potrebbero raggiungere entro il 2030 il 100% di produzione di energia rinnovabile. "Una serie di questi aquiloni può già produrre elettricità per alimentare metà delle famiglie delle Isole Faroe", afferma l'azienda

Dopo le Faroe, Minesto sta lanciando altre sperimentazioni in Irlanda del Nord e Taiwan per continuare a offrire a tutte le località di mare un dispositivo innovativo che ha tutte le carte in regola per fare la sua parte nel lungo processo della transizione energetica.