
Gli animali vittime di abusi potrebbero finalmente vedere riconosciuti i propri diritti davanti alla legge, ed essere così tutelati dai maltrattamenti da un vero e proprio avvocato. In New Jersey, è stata votata nei mesi scorsi all’unanimità dal Senato un proposta di legge che prevede che avvocati e studenti universitari di giurisprudenza dal terzo anno in avanti possano schierarsi in difesa degli animali all'interno di un tribunale.
Se il provvedimento verrà approvato in maniera definita, da parte dell’Assemblea, nello stato nascerà il Courtroom Animal Advocate Program (CAAP) – il Programma di difesa degli animali in tribunale. Un modo per garantire una volta per tutte che i crimini nei confronti degli animali, creature viventi e come tali titolari di diritti, siano sanzionati e non trascurati, come spesso accade. Gli avvocati volontari entreranno in gioco in casi particolari, in cui gli animali risultino vittime di incuria, crudeltà o violenze: ad esempio, nei casi di sfruttamento di cani per i combattimenti.
Secondo la nuova legge, i difensori sarebbero tenuti a informare la giuria circa lo stato di salute e le condizioni di vita dell'animale, assicurandosi nel frattempo che non debba rimanere troppo a lungo in un rifugio per animali in attesa che si arrivi a una conclusione dell’iter giudiziario, ha detto al New York Post Brian Hackett, responsabile degli affari legislativi dell'Animal Legal Defense Fund, organizzazione in prima linea per la tutela dei diritti degli animali nel mondo.
Il New Jersey è il terzo stato che promuove, negli Stati Uniti, l’istituzione di una figura che si occupi di difendere legalmente il benessere degli animali: in Connecticut e in Maine sono già attivi con successo programmi simili, senza costi significativi per il tribunale o per il governo locale. Quella dell'avvocato volontario potrebbe rivelarsi una figura preziosa di fronte alle ingiustizie commesse nei confronti degli animali, che rischiano altrimenti di vedere calpestati i propri diritti.