Un intero quartiere fatto di case stampate in 3D: così il Texas mira a ridurre gli impatti delle proprie città

Poco fuori Austin, in Texas, sta sorgendo quello che si appresta a diventare il più grande agglomerato di case interamente stampate in 3D. Il progetto prevede di stampare un centinaio di abitazioni, una ogni tre settimane, grazie una gigantesca stampante 3D dal peso di quasi 5 tonnellate. Tutto in maniera super sostenibile: la stampa 3D di case riduce drasticamente gli sprechi di materiali e richiede minor energia per la produzione rispetto ai processi tradizionali.
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Kevin Ben Alì Zinati 14 Agosto 2024

Cento case, una ogni tre settimane. È il ritmo con cui sta prendendo forma il nuovo quartiere di Georgetown, in Texas. Tuttavia non sarà un quartiere come un altro.

Quello poco fuori Austin si appresta a diventare il più grande agglomerato di case interamente stampate in 3D.

Il progetto prevede infatti di stampare un centinaio di abitazioni grazie a Vulcan, una gigantesca stampante 3D dal peso di quasi 5 tonnellate che può costruire case con meno sprechi, più velocemente e a un prezzo più basso rispetto ai metodi tradizionali.

Una volta che la polvere di cemento, acqua e sabbia vengono mescolati insieme e pompati nella stampante, un ugello spreme questa miscela dentro a una sorta di stampo pre-programmato, come se fosse un dentifricio su uno spazzolino. Tempo 3 settimane di lavoro e pareti e tetto saranno messi uno sopra l’altro dando forma a una casa a un piano con tre o quattro camere da letto.

Il progetto mira ovviamente a velocizzare il processo di costruzione abbassando drasticamente i costi. Una casa stampata 3D richiede infatti molti meno lavoratori. Il responsabile senior del progetto ha raccontato infatti a Reuters che “dove c'erano forse cinque squadre diverse che arrivavano per costruire un sistema di pareti, ora abbiamo una squadra e un robot”. 

Secondo molti, rappresenta insomma il modo per bypasare quel circolo vizioso per cui sempre meno persone possono permettersi di comprare una casa e, allo stesso tempo, ancora meno scelgono di diventare elettricisti, idraulici o costruttori.

I vantaggi della stampa 3D applicata all’edilizia guardano però anche alla sostenibilità. Rispetto ai processi tradizionali, dove vi è spesso  un ingente scarto di materiali in eccesso che finisce poi per favorire l’inquinamento ambientale, la stampa 3D di case h sul grosso vantaggio di ridurre drasticamente gli sprechi di materiali e allo stesso tempo si materiali riciclati.

Il processo infatti è virtuoso. Sì, perché quando una casa stampata in 3D non serve più non viene abbandonata con il rischio di diventare un piccolo eco-mostro in disuso ma può essere riutilizzata per stampare qualcos’altro. L'intero ciclo di produzione offre un’efficienza energetica migliorata rispetto alla costruzione convenzionale dal momento che richiede meno energia per produrre i componenti e realizzare una casa, producendo dunque meno emissioni di carbonio.

Fonte | Reuters