Un piccolo gipeto è nato al Parco Natura Viva: a giugno spiccherà da solo il volo in Francia

Un piccolo gipeto è nato, ma la struttura non ha potuto contare sull’apporto della mamma Julia per una serie di motivi. Lo staff della struttura ha pensato bene allora di camuffarsi con l’obiettivo di far crescere l’esemplare senza alcun imprinting con l’essere umano.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Alessandro Artuso 21 Aprile 2020

Un esemplare di gipeto, uccello rapace della famiglia Accipitridae, è nato da poco sotto le cure dello staff del Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona). Il piccolo esemplare è una femmina che ha rotto il guscio nell'incubatrice i primi giorni di marzo e che rappresenta una nascita importante per la salvaguardia della specie. I due genitori, però, non hanno contribuito direttamente alla sua nascita avendo già causato problemi durante la seconda deposizione delle uova. La gipetina il 13 giugno sarà portata nel Parco Regionale Des Grand Causses, che si trova in Francia, per spiccare il volo.

Salvaguardare la specie

Non si tratta del primo episodio di questo tipo visto che la struttura è coinvolta nel progetto "LIFE Gypoconnect" con la collaborazione della Vulture Conservation Foundation. Il loro obiettivo è quello di aumentare il numero di esemplari della specie che per colpa dell'uomo si estinse sulle vette delle Alpi Europee circa 40 anni fa: attualmente invece sono 323 gli esemplari nati e successivamente rimessi in libertà. La specie è tornata a volare alto, forte di una nuova vita per l'intera specie dei gipeti.

Come è stata curata

In assenza della mamma naturale, fondamentale nei primi momenti di vita, lo staff si è letteralmente camuffato per allevarla. Si tratta di un processo apparentemente scontato, ma dal significato fondamentale per il suo cammino. L'imprinting con l'uomo, ovvero fissare le caratteristiche fisiche degli individui che ti allevano, sarebbe deleterio per l'esemplare di gipeto. La necessità di affrontare la vita, quella vera del rapace, impone per il suo bene delle regole molto rigide e allo stesso tempo decisive.

La tecnica per sostituire la madre

Il direttore tecnico del Parco Natura Viva di Bussolengo, Camillo Sandri, ha spiegato come lo staff abbia creato la finta madre dell'esemplare. "In silenzio assoluto e coperti integralmente da un saio marrone che lasciava spazio solo agli occhi, offrivamo cibo alla piccola tramite un fantoccio da indossare al braccio che riproduce le esatte fattezze del volto di mamma gipeto. Il suo becco finto prelevava pezzettini di carne da una ciotola e li porgeva alla piccola che rispondeva davvero bene, pigolando e riconoscendo la sua mamma-fantoccio, la quale veniva lasciata di fronte a lei in maniera permanente".