Un ponte solo per gli animali selvatici: in California sorgerà un ponte vietato agli uomini

Il progetto, che dovrebbe essere portato a termine nel 2023, consiste nella costruzione di un passaggio sicuro per gli animali selvatici (e in particolare per i puma) sopra la trafficata autostrada 101. Un’opera che fa bene anche all’uomo, scongiurando il rischio di incidenti stradali causati proprio dall’attraversamento della fauna.
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Federico Turrisi 23 Agosto 2019

Non sarà bello come il Golden Gate di San Francisco, ma sicuramente svolgerà un'importante funzione a beneficio degli animali. Stiamo parlando del Liberty Canyon Wildlife Crossing, il ponte per animali che consente il passaggio solo alla fauna selvatica. Sorgerà al di sopra delle 10 corsie dell'autostrada 101, collegando le Simi Hills alle Santa Monica Mountains, pochi chilometri a nord-ovest di Los Angeles. Lungo 61 metri e largo 50, il ponte costerà all'incirca 87 milioni di dollari. L'apertura è prevista per il 2023 e i lavori di costruzione, garantiscono gli ingegneri, non dovrebbero causare l'interruzione del traffico della strada sottostante.

Per gli animali selvatici della California (e non solo) uno dei problemi principali è la perdita di habitat naturale. Non solo, le grandi strade come appunto l'autostrada 101 tagliano letteralmente in due il loro territorio e molto spesso gli animali vengono investiti mentre attraversano questi confini creati dall'uomo. Il problema nello stato americano riguarda soprattutto i puma, relegati in aree sempre più ristrette.

L'obiettivo che si propone dunque con quest'opera la National Wildlife Federation, l'ente che insieme al Santa Monica Mountains Fund e a molti altri sostenitori ha lanciato la campagna #SaveLACougars per finanziare in parte la struttura, è molto chiaro: garantire che tutti gli animali selvatici (oltre ai puma anche coyote, cervi, serpenti, lucertole e altre specie) attraversino indenni l'importante arteria stradale californiana. Rob Ament, road ecology program manager del Western Transportation Institute della Montana State University, in un'intervista rilasciata al National Geographic aveva evidenziato che "i sottopassi e i cavalcavia possono ridurre dall’85 al 95% i tassi di mortalità e i costi dovuti alle collisioni di veicoli con gli animali selvatici". A conferma dell'utilità di opere di questo genere.