Un programma di riciclo dei RAEE davvero singolare: come prendere esempio per il riuso di spartphone, tablet e pc

Il programma intrapreso da Virgin Media O2 mostra come la fidelizzazione tramite cashback possa essere più etica e sostenibile aprendo il riciclo a tutti i brand, e non solo al proprio.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Polotti 1 Aprile 2023

Solitamente i programmi di rottamazione e riciclaggio riguardano gli accessori e gli strumenti di uno stesso brand. Rendi quello vecchio, ottieni uno sconto su quello nuovo.

In realtà, riciclare e rinnovare non ha marchio e l'economia circolare fa bene a tutti. Perché, quindi, soffermarsi su un solo brand invece di offrire a tutti la possibilità di non gettare un vecchio device nella spazzatura?

È questo il pensiero alla base di una campagna di riciclaggio lanciata da Virgin Media O2, i cui risultati sono stati presentati durante l'ultima Giornata Mondiale del Riciclo.

Un programma di riciclaggio davvero virtuoso

Il programma di riciclo

La peculiarità di questo programma di riciclo da cui si può prendere spunto sta nella possibilità data ai consumatori e alle consumatrici. Quando questi vogliono cambiare il vecchio smartphone e ottenere un rimborso spese di tipo cashback, possono infatti restituire quello vecchio a O2, indipendentemente dal brand del device e indipendentemente dal loro operatore telefonico.

Non solo: O2 non ritira solo gli smartphone, ma i device tecnologici più disparati, tra cui tablet e accessori più piccoli.

250mila i device risparmiati

Secondo i dati diffusi da Virgin Media 02 durante l'ultima giornata internazionale dedicata al riciclo, l'azienda grazie a questo programma di economia circolare ha salvato dalla discarica 250mila strumenti tecnologici. E solo nel 2022, con una media di circa 950 device processati ogni giorno.

A O2 quest'operazione è costata 36 milioni di sterline (ovvero i cashback dati ai clienti), che tuttavia sono stati recuperati attraverso la rivendita dei device ricondizionati e il riutilizzo dei singoli componenti. Le dichiarazioni dell'azienda sono piuttosto chiare: nulla va sprecato, e quindi nulla finisce più in discarica, letteralmente.

Un esempio virtuoso

Pur non essendo estremamente innovativo (i programmi di riciclo già esistono), questo progetto può diventare un esempio davvero virtuoso per tutte le aziende, che potenzialmente possono occuparsi del riciclo di tutti i materiali di loro competenza senza guardare più solo al proprio orticello e senza puntare solo alla fidelizzazione dei clienti.

Accettare marchi diversi dal proprio (con reali finalità antispreco e seri programmi di riciclo e recupero) significa fare davvero il bene del pianeta, combattendo un greenwashing sempre più dilagante.