È vero, i casoncelli sono una delizia bresciana e bergamasca. Ma stavolta la Lombardia non c'entra: i Giardini del Casoncello si trovano sull'Appennino bolognese e sono un esempio di biodiversità e sostenibilità davvero incredibile.

Il "giardino secondo natura", lo chiama la sua creatrice, Maria Gabriella Buccioli, ma anche "santuario della biodiversità". Ecco di cosa si tratta.

La storia e il senso del giardino

La fondatrice dei Giardini del Casoncello ha creato davvero una piccola opera d'arte ecologica: tempo fa ha trasformato un piccolo podere abbandonato a Scascoli (frazione di Loiano) in un luogo unico nel quale ecologia, sostenibilità e biodiversità stanno al centro di tutto.

Buccioli ha infatti piantato specie vegetali di ogni tipo, lasciando che la natura selvaggia facesse poi il suo corso.

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Dal 2011, quindi, gli spazi sono di proprietà della Fondazione Giardini del Casoncello: "Maria Gabriella Buccioli ha voluto consegnare il luogo da lei creato in tanti anni di lavoro e dedizione alla comunità, affinché possa continuare, anche per il futuro, a diffondere con il suo esempio concreto l’amore per la natura, il rispetto dell’ambiente, la cultura del paesaggio, l’arte del giardino mettendo a disposizione di tutti il suo vasto e molteplice patrimonio botanico come mezzo d’ispirazione, godimento estetico e studio", spiegano dal Fondo Ambiente Italiano. "Un luogo prezioso e da proteggere. Un patrimonio naturale che merita di essere preservato per il bene di tutti".

Il percorso

Il giardino non è però solo un ambiente selvatico abbandonato e disordinato. Buccioli ha infatti creato un percorso che comprende un giardino delle erbe, un frutteto, un bosco-giardino., un orto, una radura delle lucciole, un prato del ciliegio…

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Quando visitarli?

Maria Gabriella Buccioli apre i Giardini del Casoncello più volte all'anno, offrendo l'opportunità di intraprendere visite guidate o esperienze immersive (anche artistiche) con la sua speciale guida.

Basta quindi visitare il sito internet ufficiale dei Giardini del Casoncello a Scasoli – sempre aggiornato – per fissare la propria visita a questo paradiso della biodiversità naturale, selvaggia ma curata.