Un uomo in Kenya pianta distese di girasoli per evitare conflitti tra elefanti e contadini

In Kenya l’uomo è conosciuto con il soprannome di “Water man” (L’uomo dell’acqua). Dopo aver donato 10mila litri agli animali, che soffrono per la siccità, Patrick Kilonzo Mwalua ha pensato di realizzare una piantagione di girasoli per evitare che gli animali distruggano le terre dei contadini.
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Alessandro Artuso 12 Aprile 2020

Un abitante del Kenya ha pensato bene di aiutare sia gli uomini che gli elefanti, per evitare che entrassero in conflitto. I primi infatti si vedono mandare in rovina i raccolti dai secondi, che cercano il cibo e l'acqua che scarseggia a causa della grave siccità. La storia è quella di Patrick Kilonzo Mwalua, un uomo di  47 anni che è stato soprannominato water man, per l'iniziativa di aiutare gli elefanti che non trovavano fonti da cui bere.

L'uomo è cresciuto in alcune zone vicino al Tsavo National Park East che da sempre è luogo di safari. Con il passare del tempo Patrick ha deciso di fare qualcosa per contenere una situazione sempre più critica.

L'iniziativa

Il cittadino kenyota conosce bene le problematiche della sua zona e sa che i rapporti tra contadini e animali, soprattutto quelli in grado di rovinare un raccolto, non sono dei più idilliaci. La siccità del 2016 lo preoccupò a tal punto da caricare un camion cisterna con 10mila litri di acqua. Grazie all'autorizzazione di entrare nell'area protetta, scaricò tutto il contenuto in una pozza, aiutando gli animali assetati.

Il gesto dal doppio significato

Di recente, però, sempre per evitare conflitti, ha pensato di realizzare una distesa di girasoli, che a quanto pare inibiscono i pachidermi. In questo modo gli elefanti non mangiavano il raccolto e i contadini non dovevano cacciarli. Il progetto è stato realizzato soltanto in parte ed è per questo che Patrick Kilonzo Mwalua ha chiesto altri fondi per la gestione dei semi di girasole: i primi raccolti hanno prodotto risultati, ma non bastano per risolvere il problema.