Una città brasiliana riconosce le onde come esseri viventi: anche loro hanno dei diritti

La cittadina di Linhares, nel Brasile sudorientale, ha approvato una nuova e rivoluzionaria legge che riconosce le onde alla foce del fiume Doce come delle entità dotate di diritti e dunque meritevoli di una protezione speciale.
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Kevin Ben Alì Zinati 8 Ottobre 2024

La legge può erigere un muro e aiutarci a proteggere il Pianeta da ciò che noi stessi gli stiamo facendo.

Lo so che può sembrare strano ma è ciò in cui spera il consiglio comunale di Linhares, nel Brasile sudorientale. Ora mi spiego.

La cittadina costiera nello Stato di Espirito Santo di recente ha approvato una nuova e rivoluzionaria legge per riconoscere le onde alla foce del fiume Doce come delle entità dotate di diritti. E per questo, meritevoli di una protezione speciale.

Ideata nel 2018 nello Stato brasiliano di Bahia e arrivata a una prima forma concreta due anni dopo, il disegno di legge riconosce a un’onda il diritto di continuare a sbattere e infrangersi alla foce del fiume Doce e di preservare le proprie condizioni fisico-chimiche.

L’origine dell’iniziativa, in realtà, affonda le proprie radici nel 2015, quando la diga delle acque reflue di Fundão, presso la miniera Germano, ha ceduto riversando sostanze tossici nel fiume Doce e provocando enormi danni ecologici e ambientali. Considera che una città vicina è stata devastata, sono morte 17 persone e il settore turistico legato al surf è colato a picco.

La copertura prevista dalla legge cade a ombrello non solo sulle onde della foce del fiume Doce ma anche sull’intero sistema idrico e gli esseri viventi che lo popolano. Uomo compreso.

Riconoscendo l’onda e l’oceano come esseri viventi, la nuova legge brasiliana mira dunque a tutelare l’ecosistema marino dall’interferenza umana spronandoci, invece, a mettere in campo azioni di rigenerazione e ripristino.

Secondo Alex May, dell’associazione Lawyers for Nature, questa è la prima volta che vengono dati dei diritti legali alle "onde" sebbene non sia un’iniziativa del tutto nuova.

Nella maggior parte dei casi, le iniziative legali per il riconoscimento dei diritti della natura si concentrano generalmente su elementi “viventi” come ecosistemi, habitat e specie particolari.

“Di solito sono inclusi processi ecologici o naturali inorganici, ma come parte di questo ecosistema più ampio. Stabilire il processo fisico delle "onde", un modello di flusso di un ciclo naturale inorganico – ha continuato – è quindi insolito, e questa potrebbe non solo essere la prima volta che le "onde" sono oggetto di diritti, ma forse anche il primo oggetto di diritti inorganici.  Sebbene possa essere insolito, questo non è un problema: non c'è nulla che impedisca che venga data protezione legale al processo fisico delle onde”.

Tutto, insomma, per proteggere il Pianeta.