dieta chetogenica contro il parkinson

Una dieta per prevenire il Parkinson: è davvero possibile?

Oggi è la Giornata mondiale del Parkinson che cade ogni 11 aprile e, in questa occasione, cerchiamo di capire se esiste un regime alimentare che possa prevenire l’insorgenza di questa malattia. Alcuni studi individuano la diminuzione di carboidrati, altri la dieta mediterranea.
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Evelyn Novello 11 Aprile 2024
* ultima modifica il 11/04/2024
In collaborazione con Dott. Simone Gabrielli Biologo nutrizionista

Da tempo la scienza si interroga sull'esistenza di possibili modi per prevenire l'insorgenza del Parkinson. Diverse teorie hanno provato a dimostrare quanto possa essere efficace un'assunzione ridotta di carboidrati e una elevata di vitamina D. Allo stesso modo, la protezione del microbiota intestinale potrebbe essere un valido scudo contro la comparsa della malattia.

In occasione della Giornata mondiale del Parkinson dell'11 aprile, l'Associazione italiana parkinsoniani (Aip) ha provato a fare chiarezza e ha dichiarato che ci sono "diversi studi in corso per verificare eventuali effetti di latticini e del caffè" nella prevenzione del Parkinson, "ma vi sono ancora risultati contrastanti". Esiste invece "un maggiore accordo sull'importanza della vitamina D. Poiché nella malattia di Parkinson, così come nell'Alzheimer e in altre patologie croniche, se ne rilevano bassi livelli nel sangue, molti specialisti mettono in correlazione la mancanza di questa vitamina con queste patologie"

Per quanto riguarda il link tra riduzione dei sintomi e alimentazione, Aip ha spiegato che "sono numerosi gli studi scientifici che evidenziano gli effetti positivi della dieta chetogenica sulle malattie neurodegenerative e in particolare sulla malattia di Parkinson, grazie a un effetto antiossidante e antinfiammatorio".

Allo stesso modo, "una dieta ipoproteica a pranzo migliora l’efficacia della terapia farmacologica a base di Levodopa (farmaco utilizzato per il trattamento dei sintomi dei parkinsonismi, ndr) – ha continuato l'Associazione – e un’alimentazione equilibrata diminuisce il rischio di malattie metaboliche (colesterolo elevato, diabete, gotta), di malattie cardiovascolari e di malattie a carico del sistema osteo-articolare".

La spiegazione starebbe nel fatto che la levodopa è un amminoacido neutro, che per essere assorbito dall’intestino al sangue e, da questo, al cervello, utilizza un trasporto che richiede energia. Tutto quello che può rallentare l’assorbimento intestinale, quindi, può portare a una riduzione della quantità di farmaco disponibile per il trasporto a livello cerebrale, riducendo di conseguenza l’effetto della terapia farmacologica.

Nonostante questo e nonostante altra letteratura scientifica, pare che un vero e proprio regime alimentare che possa fungere da prevenzione contro il Parkinson non esista. "Sono stati fatti tanti studi – commenta il dott. Simone Gabrielli, biologo nutrizionista – per capire se la dieta possa prevenire la malattia, ma, purtroppo le cause del Parkinson sono ancora un grosso punto interrogativo quindi è anche difficile studiare un modo per prevenirlo. Quello che è certo è che un'alimentazione equilibrata e attività fisica aiutano ad evitarne l'insorgenza".

Per quanto riguarda un'assunzione minima di carboidrati, una base di verità esiste ma più in chiave di riduzione dei sintomi una volta che la malattia è già in corso. "La dieta chetogenica – continua l'esperto – può essere usata come protocollo in alcune situazioni per migliorare i sintomi della malattia ma che possa servire per prevenirla al momento non ci sono dati certi. Al momento la dieta che sembra veramente avere un ruolo protettivo contro le malattie neurodegenerative è la dieta mediterranea, ma servono ulteriori studi a lungo termine per capire gli effettivi meccanismi molecolari".

Fonti | "Mediterranean Diet and Parkinson’s Disease" pubblicato su MDPI il 20/12/2022; Associazione italiana Parkinsoniani.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.