Una fredda cittadina finlandese vuole ospitare le Olimpiadi estive: la provocazione per sensibilizzare sul climate change

Ha lanciato la candidatura Salla 2032, una provocazione per evidenziare le conseguenze della crisi climatica.
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Gianluca Cedolin 4 Febbraio 2021

Hanno creato il logo, un bellissimo video promozionale e hanno pure una mascotte, la renna Kesa (estate in finlandese): gli abitanti di Salla, cittadina finlandese poco sotto il circolo polare artico, hanno lanciato la loro candidatura per le Olimpiadi del 2032. Non quelle invernali, ma quelle estive. Una provocazione per sensibilizzare sul cambiamento climatico, che se continuasse su questi ritmi, in futuro renderà il paesino lappone, dove si toccano anche i 50 gradi sotto zero, adatto alla rassegna estiva.

Nel video di lancio della candidatura, che pur avendo tutti i requisiti ufficiali rimarrà solo sulla carta, senza essere presentata al Cio, si vedono degli atleti che giocano a pallavolo su una distesa di neve e dicono ironicamente: «Grazie al riscaldamento globale, per il 2032 la neve sarà diventata sabbia», ma anche un uomo e una donna in un lago ghiacciato che sarà perfetto per le gare di nuoto a causa della crisi climatica.

Il sindaco, Erkki Parkkinen, ha partecipato direttamente al video e nella conferenza stampa di presentazione ha detto di voler “mantenere Salla com'è, con i nostri inverni freddi e nevosi. Quindi siamo partiti con questo pazzo progetto: ospitare i Giochi estivi in una delle città più fredde del pianeta. Se Salla sarà il posto migliore per ospitare i Giochi nel 2032, significherà che la temperatura non ha smesso di salire. Se lasciamo che il riscaldamento globale prevalga – ha detto ancora il primo cittadino della città finlandese, 4mila abitanti -, perderemo la nostra identità e la città che amiamo”.

Proprio in questi giorni, scrive La Gazzetta dello Sport che ha riportato la notizia, dal mondo olimpico è arrivata una novità importante sul fronte ambientale. Il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha infatti deciso di aderire agli accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra dirette e indirette del 45 per cento entro il 2030. Sperando non ci siano le condizioni per organizzare le Olimpiadi estive del 2032 a Salla, in Finlandia.