Una plastica “a tempo” che diventa biodegradabile quando vuoi: ecco l’idea di Polymateria

Stabilire la data in cui far partire il processo di decomposizione di un imballaggio in plastica biodegradabile, evitando quindi la dispersione di microplastiche nell’ambiente? Non è fantascienza, è l’innovazione proposta da una start-up inglese per combattere l’inquinamento globale da rifiuti plastici.
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Federico Turrisi 30 Marzo 2021

La plastica impiega anche secoli per biodegradarsi. Ecco perché il marine litter, l'inquinamento marino da rifiuti solidi (soprattutto di plastica, per l'appunto) è un problema adesso e sarà un problema sempre più grave nel futuro prossimo, a meno che non si trovino soluzioni maggiormente ecosostenibili. Lo sa bene il team di Polymateria, azienda con sede presso l'Imperial College di Londra che ha messo a punto un modello di plastica biodegradabile "a tempo", senza escludere però la possibilità di un suo riutilizzo, secondo il principio dell'economia circolare.

La maggior parte delle plastiche biodegradabili o compostabili non sono riciclabili, e questo ne limita il beneficio ambientale. Inoltre, molte di esse non si decompongono se non negli impianti di compostaggio industriale, il che significa che rimangono potenzialmente una minaccia per la vita marina. La tecnologia brevettata da Polymateria si chiama "biotrasformazione" e consente di modificare le proprietà di un materiale plastico come il polietilene per renderlo biodegradabile anche in natura, un processo che avviene solo quando necessario, ossia dopo che il prodotto ha concluso il suo ciclo di vita. Non è finita qui. Con l'aggiunta di una componente chimica è possibile perfino programmare l'inizio del processo di decomposizione, anticipando per così dire la "data di scadenza" del prodotto stesso.

In particolar,e Polymateria ha cominciato ad applicare questa tecnologia a due diversi materiali. Il primo per creare delle pellicole sigillanti molto sottili e flessibili con cui realizzare sacchetti e imballaggi per la conservazione degli alimenti e che hanno un ciclo di vita che non supera i sei mesi; il secondo per creare contenitori più rigidi, come bicchieri usa e getta. La start-up inglese insiste sull’opportunità di riciclare entrambe queste plastiche fino a quando è possibile, ma nel caso fossero smaltite in un ambiente naturale prima della data di scadenza, impiegherebbero rispettivamente 226 e 336 giorni per scomparire senza lasciare traccia.

Polymateria ha già raccolto 15 milioni di sterline in finanziamenti e prevede di cominciare a produrre utili entro quest'anno. Intanto, ha stretto un accordo con gli organizzatori della formula Extreme E, il primo campionato per Suv elettrici in fuoristrada che prenderà ufficialmente il via il prossimo 3 aprile 2021 in Arabia Saudita, per fornire tazzine per il caffè, contenitori per alimenti e perfino mascherine a tutti coloro che prenderanno parte all'evento.