Forse non ci hai mai pensato, ma non tutte le vernici bianche sono bianche uguali.

La vernice più bianca di tutte è talmente bianca che potrebbe presto aiutarci a raffreddare le nostre città.

Pensa che è così bianca che nel 2021 è entrata nel Guiness dei primati, cosa che gli è valsa il plauso della comunità scientifica internazionale, nonché quello dell’uomo con le unghie più lunghe del mondo.

L’ha inventata il professor Ruan della Purdue University con l’intento di trovare un modo per rendere le pareti degli edifici super riflettenti. La logica è la stessa delle case bianche delle coste del Mediterraneo: riflettendo la radiazione solare, si mantengono gli interni freschi. Ma a differenza della classica vernice bianca, che riflette l’80-90% della radiazione solare, quella del professor Ruan è capace di arrivare al 98,1%.

Applicata in un ambiente urbano, aiuterebbe a contrastare l’isola di calore, quel fenomeno dovuto in parte proprio al fatto che i materiali di cui sono fatte le superfici delle nostre città tendono ad assorbire e intrappolare molto più calore di quelle naturali.

Questo tipo di tecnologia di raffreddamento passivo, che cioè non richiede l’uso di energia per funzionare, è una possibile freccia al nostro arco di soluzioni climatiche. Uno studio dell’Università della California di Davis stima che se vernici come questa coprissero tra l’1 e il 2% dell’intera superficie terrestre le temperature globali smetterebbero di aumentare. Anche se l’imbianchino ci chiederebbe uno sproposito.

Ovviamente se non riduciamo le emissioni di gas serra, curiamo i sintomi ma non le cause. Tuttavia sapere di avere un’ulteriore opzione che possa aiutarci a fronteggiare il caldo nel breve termine ci dà sicuramente sollievo.