Al dato innegabile che le pale eoliche siano utili poiché consentono di produrre energia pulita, dall’altro è altrettanto innegabile che queste costituiscano un pericolo per gli uccelli. Si tratta di vere e proprie trappole mortali per i volatili che non accorgendosi delle pale che girano, ci sbattono contro, morendo. Gli effetti devastanti sugli uccelli sono facilmente verificabili dalla quantità di carcasse ritrovate in un raggio di 100 m dalle pale eoliche. In virtù di ciò si è reso necessario pensare ad un sistema che possa evitare la morte degli uccelli.
In Italia come altrove, il problema è grave, lo ribadiscono con forza gli ornitologi. C’è uno scatto fotografico simbolo, quello di un'aquila reale morta in Sicilia. Poco prima una pala eolica l’aveva tranciata. L’aquila era uno dei quaranta esemplari monitorati sull’isola. Si è trattato di una perdita significativa e non si tratta di un caso isolato. Secondo gli ultimi studi, tra il 2023 e il 2024, la causa della morte di 835 uccelli su 1704 rinvenuti lungo la rotta africano-euroasiatica è imputabile a infrastrutture energetiche.
In parte la morte è stata causata da elettrocuzione e in parte da collisione che parchi eolici. Si contano vittime tra ben 45 specie a rischio. Segnali preoccupanti arrivano proprio dall’Italia, denuncia il Centro Italiano Studi Ornitologici che pone l’accento sull’inadeguatezza delle procedure di Valutazione dell’Impatto Ambientale (VIA) e di Incidenza (VINCA).
Le strutture eoliche sono dipinte di bianco in modo tale da ridurre l’impatto sul paesaggio. L’idea di fondo è cercare di renderle “invisibili”. Come abbiamo visto, però, quella che per l’uomo è una questione di stile, estetica, per gli uccelli è questione di vita o di morte perché non vedono le pale bianche e ci sbattono contro. È qui che entra in gioco uno studio condotto nel parco eolico dell'arcipelago norvegese di Smøla nell’ambito del progettoINTACT. Lo studio è stato condotto tra il 2006 e il 2006 ed ha coinvolto otto turbine. Nel 2013 si è proceduto a dipingere di nero una delle pale. È stato fatto per 4 turbine mentre le restanti sono rimaste bianche fungendo, così da gruppo di controllo.
Cos’è stato osservato a partire dal 2013 fino al 2016? Confrontando il numero di carcasse di uccelli recuperate in un raggio di 100 m dalle turbine trattate con vernice con quelle non trattate, si è osservata una riduzione della mortalità del 70%. Un dato interessante da aggiungere è che non sono state trovate senza vita aquile di mare dalla coda bianca, rapace che solitamente caccia ad un’altezza che coincide con quella delle turbine.
Pur mancando i dati sulla variazione della popolazione di uccelli locali che potrebbero condizionare i risultati della ricerca, gli studiosi ritengono che proprio l’assenza di vittime tra le aquile di mare sia un dato significativo. Gli studiosi ritengono plausibile che la pala nera dia consapevolezza dell’ostacolo agli uccelli e pertanto, lo evitano. La soluzione, però, potrebbe essere perfezionabile. Secondo gli esperti, una soluzione ancora più efficace sarebbe quella di dipendere la pala a strisce nere piuttosto che a tinta unica. Al momento, però, questa ipotesi è ancora da sperimentare.