
Nelle acque dell'oceano c‘è meno plastica di quanta si pensasse finora, ma dietro a quella che all'apparenza sembrerebbe una buona notizia, ci sarebbero anche risvolti negativi. Secondo un recente studio realizzato dal dottarando Mikael Kaandorp dell'Institute for Marine and Atmospheric Research dell'Università di Utrecht non solo nell'oceano ci sarebbe una quantità di plastica inferiore a quella stimata in passato dagli scienziati, ma una percentuale relativamente elevata di quella presente è costituita da pezzi di grandi dimensioni.
Fino a oggi, la quantità totale di plastica negli oceani è stata stimata in oltre 25 milioni di tonnellate. Questa cifra deriva dall'ipotesi che sulla superficie dell'oceano galleggiasse circa l'1%, stimata in un quarto di milione di tonnellate, della quantità totale di plastica nell'oceano.
Il nuovo studio, pubblicato su Nature Geoscience, mostra che la quantità di plastica sulla superficie dell'oceano è molto più alta, circa 2 milioni di tonnellate, ma solo un milione di tonnellate è presente nell'oceano più profondo, anche se da questa stima è esclusa la quantità di plastica sul fondo dell'oceano.
Per sintetizzare: la quantità totale di plastica nell'oceano è molto più bassa di quanto previsto finora e la percentuale che galleggia in superficie è relativamente elevata.
Inoltre, la plastica che finisce negli oceani ogni anno è molto inferiore a quella che si credeva in precedenza: mezzo milione di tonnellate invece di 4-12 milioni. I numeri mostrano enormi differenze
Questi nuovi dati, sebbene rappresentino un dato positivo, sono però – avvisa Kaandorp – la prova che ancora sappiamo troppo poco sull'inquinamento da plastica negli oceani.
Certo, come spiegato da Erik van Sebille, supervisore del dottorato di Kaandorp, da una parte quanto emerso da questo studio rappresenta una buona notizia anche perché "i pezzi grandi e galleggianti in superficie sono più facili da pulire rispetto alle microplastiche".
Dall'altra, però, i ricercatori hanno visto come la plastica rimanga nell'oceano molto più a lungo di quanto si pensasse, all'incirca decenni. Inoltre, se è vero che la plastica che finisce nell'oceano ogni anno è molto meno di quanto si pensasse, ma la quantità che galleggia in superficie è molto più grande.
Questo per l'autore dello studio è tutt'altro che una buona notizia: "Significa che ci vorrà molto più tempo prima che gli effetti delle misure per combattere i rifiuti di plastica siano visibili. Sarà ancora più difficile tornare alla situazione di un tempo. Inoltre, se non agiamo subito, gli effetti si faranno sentire molto più a lungo".