Uno studio svela gli effetti invisibili delle foreste: è grazie ad esse se non percepiamo ancora a pieno la crisi climatica

Un recente studio rivela una nuova caratteristica delle foreste: oltre ad essere i “polmoni” della Terra, funzionano anche come “climatizzatori”: regolano l’ambiente raffreddandolo e ti proteggono dagli effetti della crisi climatica, che altrimenti sarebbero ancora più devastanti.
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Francesco Castagna 8 Aprile 2022

Magari adesso non ti sembra nulla di troppo importante, ma prova a pensare in pieno agosto a quanto ringrazieresti per mezzo grado in meno di temperatura, e quindi per un po’ di fresco in più.

I ricercatori hanno scoperto che le foreste, oltre ad assorbire e stoccare il carbonio a lungo termine, mitigano il riscaldamento globale grazie alle funzioni svolte dalle caratteristiche biofisiche delle piante.

Quando senti dire in giro o in televisione “Bisogna piantare più alberi”, ricorda quindi di chiederti: “Si, ma dove?”. L’importanza di un nuovo studio dell'Università della Virginia sta proprio nel fatto che, grazie a queste nuove conoscenze, ora possiamo cominciare a capire grazie alla latitudine dalla latitudine su quali foreste intervenire con priorità per contrastare i cambiamenti climatici.

Lo studio 

I ricercatori dell’Università della Virginia hanno pubblicato uno studio dal titolo “The Unseen Effects of Deforestation: Biophysical Effects on Climate”, ovvero “Gli effetti invisibili della deforestazione: effetti biofisici sul clima”. La ricerca dovrebbe interessarti:  le foreste non solo riescono a stoccare CO2, ma gli alberi che le compongono hanno delle caratteristiche grazie alle quali riescono a raffreddare l’ambiente. Così queste riserve riducono la temperatura di mezzo grado in media nella maggior parte delle zone del mondo, e di quasi un grado ai tropici. La variabile di questo fenomeno è la loro latitudine.

Quindi, anche le foreste che si trovano a migliaia di chilometri da te interessano e influenzano la tua vita: da loro dipende l’azione mitigante sul clima, ma soprattutto la percezione che hai delle temperature.

Devi sapere che, a seconda della loro latitudine, alcune foreste riescono a raffreddare l’ambiente circostante a livello locale, altre invece fanno lo stesso, ma la loro attività ha a sua volta un effetto su scala globale.

L’insieme dei processi svolti dalle piante delle foreste vengono definiti “effetti biofisici”, ovvero tutta una serie di caratteristiche che hanno questi habitat: le radici, il tipo di foglie, la struttura dell’albero e la loro capacità di utilizzare l’acqua. Questi fattori amplificano la capacità delle piante di stoccare CO2 e sono in grado di mitigare le temperature locali e globali, mantenendo l’aria più fresca e umida.

Ma come?

Forse in vacanza ti sarà capitato di fare una gita in un bosco o in una foresta, magari avrai visitato anche le foreste più grandi della Terra. Devi sapere che queste generalmente tendono a raffreddare l’ambiente circostante. Gli alberi svolgono un continuo processo di assorbimento del calore, che rilasciano nell’atmosfera. Così facendo la percezione del calore vicino alle foreste sarà minore, perché la CO2 non viene rilasciata nell’ambiente circostante ma trattenuta.

Secondo la ricerca, gli effetti biofisici in grado di raffreddare il clima derivano da:

  • forma e densità della volta forestale, cioè l’habitat formato dalle chiome delle piante
  • le radici profonde, l’elevata efficienza di utilizzo dell’acqua e l’alta rugosità superficiale, che consentono alle piante di continuare a far fuoriuscire l’acqua in condizioni di siccità, disperdere il calore verso la chioma e spostare l’umidità nell’atmosfera.

Il lavoro mostra anche come le foreste emettano una sostanza nell’aria attraverso questo processo. Si chiama BVOC ed è un composto organico volatile biogenetico: migliora la qualità dell’aria sia a livello di piovosità che di percezione del calore. Nuvole e pioggia a loro volta hanno un impatto sul clima sia locale che globale.

Dallo studio gli scienziati hanno scoperto che le foreste che hanno più capacità di raffreddare il clima su scala locale e globale sono quelle tropicali. La deforestazione tropicale infatti, secondo studi precedenti, porta a un forte incremento della CO2 rilasciata nell’aria.

A livello locale, ad ogni latitudine gli impatti biofisici delle foreste superano di gran lunga gli effetti della CO2. Le foreste garantiscono così anche una stabilità climatica locale, che riduce ogni giorno e ora le temperature estreme.