Valentino diventa fur-free: la fine della produzione di pellicce prevista entro il 2021

Per il 2022 il celebre marchio di moda Valentino diventerà fur-free. L’azienda di pellicce Valentino Polar chiuderà la propria produzione alla fine di quest’anno e l’ultima collezione con capi di pellicceria sarà quella della stagione Fall/Winter 2021-22. Gli animalisti esultano.
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Gaia Cortese 20 Maggio 2021

Valentino dice addio alle pellicce. Con una scelta che punterà su materiali cruelty-free ed ecosostenibili, il celebre brand di moda ha annunciato ufficialmente che diventerà fur free a partire dal 2022.

La strategia del marchio nasce dal presupposto che per l'azienda è imprescindibile, come dichiarato nella stessa nota ufficiale diffusa: "Valentino è nata e continuerà a essere una Maison de Couture, un luogo dove la maestria acquisita nel passato, e ancora oggi coltivata come elemento fondante, si unisce alla contemporaneità per disegnare scenari futuri". Ed è proprio su questa "contemporaneità per disegnare scenari futuri" su cui il brand pone l'accento, sottintendendo la necessità di fare scelte etiche a tutti i livelli: ecosostenibilità, diritti dei lavoratori, cruelty-free.

L'azienda di pellicce Valentino Polar, con sede a Milano, chiuderà la propria produzione alla fine del 2021 e l'ultima collezione con capi di pellicceria sarà quella della prossima stagione Fall/Winter 2021-22.

Valentino si aggiunge quindi alla lista di altri brand di lusso totalmente fur free. Dopo Giorgio Armani, che ha adottato questa scelta animalista nel 2016, si sono aggiunti Gucci, Versace, Prada, Burberry, Hugo Boss, Michael Kors, Furla e molti altri ancora. Non solo. In occasione della Fashion week londinese dello scorso 2019, la stessa kermesse di moda aveva lanciato un appello a tutti gli stilisti coinvolti nell’evento per una maggiore sensibilizzazione su questa tematica.

Non sorprende che la scelta di dire addio alle pellicce della maison Valentino sia stata colta con entusiasmo dalle associazioni animaliste.

Come si legge sul sito della Lav, Simone Pavesi, responsabile LAV Area Moda Animal Free, ha così commentato la scelta sostenibile della maison: “La LAV plaude la decisione responsabile di Valentino di rinunciare all’uso di pellicce animali, anche in considerazione di quanto questa industria ha avuto e continua a mantenere un ruolo negativo per la possibile ulteriore diffusione del coronavirus (e relative varianti) a causa della epidemia che ancora continua a diffondersi tra gli allevamenti di visoni”.

L’allevamento di visoni, infatti, in Italia continua a esistere, nonostante ci siano stati due allevamenti focolaio di Coronavirus accertati.

”Per il Ministro della Salute Roberto Speranza ora non ci sono più scuse ed è arrivato il momento di assumere una decisione politica in linea con l’opinione pubblica, storicamente contro lo sfruttamento di animali per la pelliccia – ha poi aggiunto Pavesi -, con le strategie di sostenibilità delle principali aziende italiane e, non per ultimo, con la necessità di tutelare la salute pubblica da nuovi possibili focolai negli allevamenti di visoni!".