Oggi non è stato un piacevole risveglio per gli abitanti di Ancona: a causa di un vasto incendio scoppiato poco dopo la mezzanotte al porto (e precisamente presso i padiglioni dell'ex Tubimar) si è levata una densa nube nera che ha poi avvolto la città. Le fiamme hanno lambito un deposito di metano e uno stabilimento per il congelamento del pesce e hanno fatto esplodere alcune bombole, molto probabilmente di acetilene, che hanno causato dei boati uditi nella notte nel centro di Ancona. Le cause del rogo sono ancora sconosciute. Per fortuna, non ci sono vittime né feriti.
Ora che l'incendio è stato domato dai vigili del fuoco, i principali timori sono legati alle sostanze potenzialmente tossiche che sono state rilasciate nell'aria. Già, perchè nell'area andata a fuoco venivano costruiti scafi per le navi ed era presente un magazzino dove venivano stoccati vernici, solventi e vetroresina.
In via precauzionale il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, ha disposto la chiusura di tutte le scuole e di tutti i parchi, chiedendo ai cittadini di limitare gli spostamenti e di chiudere porte e finestre in casa. L'odore di bruciato ha invaso anche il Conero, arrivando fino ai Comuni di Sirolo e Numana.
L'Arpa Marche si sta occupando di analizzare la qualità dell'aria e ha installato un campionatore ad alto volume per condurre rilievi su un'eventuale presenza di idrocarburi, diossine e composti organici volatili. Ancora però non si conosce la natura dell'incendio né l'esatta composizione del materiale andato a fuoco. In attesa di conoscere i risultati dei campionamenti, l'invito rivolto alla popolazione di Ancona è quello a essere prudenti.